Cosa significa “spottare”? Si tratta della nuova moda social per gli Under 19 che sta prendendo piede sulle principali piattaforme, Facebook in testa. Metà social network tradizionale e metà sito anonimo sul genere di “Sahahara” o “This Crush”, una pagina “Spotted” permette semplicemente di segnalare, scrivere cose piacevoli o anche molto offensive, riguardo persone che fanno pare di una determinata cerchia. Che quasi sempre riguarda istituti scolastici o università. Così in giro per Facebook si possono trovare pagine come “Spotted Visconti” o “Spotted Mamiani” (nomi di scuole conosciute) o anche “Spotted Sapienza” o “Spotted Univicenza” per le università. Gli amministratori di queste pagine sono anonime, a altrettanto anonimato garantiscono a chi invia i messaggi. Che vengono pubblicati sulla pagina “Spotted” così come sono, rimuovendo semplicemente il nome degli autori. Che possono scrivere le cose più disparate, insultare una persona per la loro bruttezza, dire che si droga, che è omosessuale, anche inventare cose non vere.
SPOTTARE, COS’E’? LE VITTIME NON POSSONO DIFENDERSI
Insomma, una sorta di nuova soglia del bullismo che, come riportato dall’articolo pubblicato sul quotidiano “Il Messaggero”, rischia di prendere una brutta piega visto che le frasi pubblicate sono quasi sempre estremamente offensive. E soprattutto perché le vittime, chi viene “spottato”, quasi sempre non può far nulla, visto il rigido regime di anonimato, per far rimuovere i post incriminati. «Spotto quel mostro di Anna, è un cesso». «Spotto Cristina T. che ha l’alito puzzolente». «Spotto Mattia S. fidanzato segretamente con S.» Queste sono solo alcune delle frasi incriminate che possono essere pubblicate senza timore di essere scoperti: si tratta però di pagine che spesso riguardano scuole dove tutti si conoscono, e leggere di due ragazzi che si incontrano segretamente nella pagina “Spotted Virgilio”, garantisce loro una pubblica gogna che dal web si trasferisce il giorno dopo nelle aule della scuola, con tutto ciò che ne consegue, con gli “spottati” più sensibili che possono sentirsi bullizzati in piena regola.