LA STORIA DI SAN LEONE MAGNO
Nella giornata del 10 novembre la Chiesa Cattolica e tutti coloro che si professano cristiani, ricordano una delle figure più importanti e note della storia del cristianesimo, ovvero San Leone Magno. Da un punto di vista prettamente biografico va detto che non si conosce la data in cui colui che un giorno sarebbe divenuto Papa nacque, ma è noto che la zona in cui nacque fa oggi parte della Toscana. Le prime notizie su di lui risalgono al 422 d.C e precisamente al fatto che in quella data venne nominato diacono, carica che a quanto pare ricoprì fino al 440. In questo stesso periodo divenne anche un fidato consigliere papale, prima di Celestino I e poi di Sisto III. Fu proprio in questi quasi vent’anni che il suo nome iniziò ad essere abbastanza noto anche al di fuori della città di Roma: tale notorietà fu dovuta principalmente ai contatti che mantenne costantemente con la Gallia e anche con le chiese africane.
Il 440 fu un anno molto importante: gli fu ordinato di recarsi proprio in Gallia, per portare la pace tra un generale ed un prefetto romano. L’obiettivo venne raggiunto abilmente nel giro di poco tempo, ma proprio mentre stava facendo ritorno a Roma venne raggiunto dalla notizia che Papa Sisto III era morto all’improvviso e che era stato acclamato nuovo pontefice dal popolo e dal clero, che avevano visto in lui l’unica figura in grado di raccogliere un’eredità così importante e pesante. Dopo alcune perplessità iniziali decise di accettare la nomina ed iniziò così il suo pontificato, che si caratterizzò per il susseguirsi di quattro imperatori e per la necessità di affrontare diverse problematiche interne al mondo cristiano. Una delle tante fu quella relativa allo scontro tra chi riteneva che Cristo avesse natura solo divina e la dottrina ufficiale, che invece ne riconosceva anche la natura umana. Per risolvere questo problema venne convocato il Concilio di Efeso. Correva l’anno 449 e questo incontro è passato alla storia come uno dei più accesi all’interno del mondo cattolico. Alla fine Papa Leone lo annullò, perchè i rappresentanti della corrente di pensiero secondo cui Cristo aveva una doppia natura, umana e divina, non riuscirono ad avere lo spazio per argomentare. Il pontefice quindi convocò un altro Concilio, stavolta a Caledonia, al termine del quale la linea ufficiale della dottrina su tale punto venne confermata.
Tuttavia subito dopo la chiusura del Concilio di Caledonia vi furono alcuni scontri in Palestina. Negli anni successivi la figura di Papa Leone divenne leggendaria perchè riuscì a fermare la calata degli Unni in Italia. Secondo la tradizione fu Papa Leone che con il suo carisma riuscì a convincere il terribile Attila a tornare da dove era venuto. Alcuni anni dopo Papa Leone dovette fronteggiare anche Genserico e i Vandali, riuscendo ancora una volta, grazie al suo grande carisma, ad evitare la distruzione di Roma. La morte lo colse il 10 novembre del 461, giorno in cui oggi viene ricordato. Inizialmente le sue spoglie vennero inumate nei pressi della Basilica di San Pietro. Fu Papa Sergio I a ordinare, nella seconda metà del 600, che i resti di Papa Leone Magno fossero portati all’interno della Basilica di San Pietro.
La città più legata a questa figura è Roma: dal 3 al 10 novembre al Prenestino si svolgono diverse iniziative per ricordarne la figura, ma tutta Roma, nella giornata del 10 novembre, lo ricorda nel corso delle messe che vengono celebrate.
I SANTI E I BEATI DI OGGI
Il 10 novembre vengono festeggiate altre importanti figure tra quelle santificate e beatificate. Tra i santi si possono ricordare San Baudolino di Alessandria e San Giusto di Canterbury, mentre tra i beati Emanuela del Sacro Cuore di Gesù.