LA STORIA DEL SANTO
San Giosafat Kuncewycz è un santo della Chiesa Cattolica commemorato il 12 novembre di ogni anno, nato nel 1580 a Volodymyr fu un importante arcivescovo. Nacque da una famiglia nobile ucraina di fede ortodossa. Appena adolescente si trasferì nell’attuale Lituania dove iniziò i suoi studi ecclesiastici. In quel periodo era più che mai acceso lo scontro tra ortodossi e uniati greci. Dopo diversi anni di studio, ancora molto giovane, venne inviato nella città di Vilna dove erano in corso dissidi ferventi tra ruteni e cattolici. Alla fine san Giosafat scelse di unirsi alla causa ideologica dei greci cattolici. Fu così che nel 1604 riuscì finalmente a diventare monaco nel monastero della Santa Trinità. Circa tredici anni dopo diede avvio ad un processo che riformò l’Ordine di San Basilio. Fu proprio in quegli anni che decise di cambiare il suo nome, diventando una sorta di monaco eremita. In quel periodo si dedico molto alla scrittura. Scrisse infatti una serie di opere in cui volle sottolineare l’attaccamento dei ruteni alla Chiesa Cattolica ed al legame forte e solido che legava l’ideologia dei cattolici greci con il Pontefice di Roma.
San Giosafat donò nuova linfa vitale al monastero della Santa Trinità tanto da permettere alla struttura ecclesiastica di ripopolarsi in modo straordinario di nuovi ed appassionati monaci. Proprio per questo motivo fu costretto a fondare altri monasteri ispirati all’Ordine di San Basilio. Alcuni di questi vennero edificati nelle città di Byetn e Zyrowice. Di li a poco diventò poi vescovo a Vitebesk per poi essere nominato arcivescovo di Polloc l’anno successivo. In questo periodo si fece paladino del rispetto dei precetti cattolici, perseguitando tutti coloro che si mostravano ancora inclini ad osservare le regole ortodosse. Cinque anni dopo la sua nomina a vescovo di Pollock fece arrestare l’ultimo monaco ancora rimasto fedele alle pratiche ortodosse. La popolazione locale s’indignò tanto da scatenare una vera e propria rappresaglia che culminò nella morte di san Giosafat. Alcuni abitanti di Vitebesk, attendendo l’arcivescovo all’uscita dal monastero, lo catturarono ed uccisero barbaramente. Poco dopo il corpo del povero santo venne gettato in un torrente. La sua beatificazione avvenne a circa vent’anni di distanza dalla sua scomparsa e solo nel 1867 venne avviato il processo per la sua canonizzazione. Il culto di san Giosafat viene annualmente commemorato il 12 novembre, giorno in cui l’arcivescovo perse la vita. Nel 1923 il santo venne commemorato anche attraverso una speciale citazione nell’Ecclesiam Dei. Oltre ad essere il protettore degli ecumenici, san Giosafat è il patrono dello Stato Ucraino.
I SANTI E I BEATI DI OGGI
Gli altri santi e beati commemorati il 12 novembre assieme a San Giosafat ricordiamo Sant’Esichio di Vienna, Beata Bianca d’Aragona, San Diego di Alcalà, San Cuniberto di Colonia e Beato Giovanni della Pace.