L’uomo fermato oggi per l’omicidio del trans avvenuto a Roma lo scorso venerdì avrebbe ammesso di averlo aggredito ma non di averlo ucciso. Si tratta di un romano di 35 anni, evaso il giorno precedente dai domiciliari, il quale ha però anche ammesso di aver incontrato il ragazzo trovato senza vita ieri in un palazzo abbandonato alla periferia della Capitale. “Abbiamo trascorso la notte insieme ma l’ho lasciato all’alba”, avrebbe riferito l’uomo arrestato, come riporta BlitzQuotidiano. In Questura, però, il 35enne avrebbe ribadito di non averlo ucciso lui. A sua detta, quando lo ha lasciato all’alba, dopo una notte trascorsa consumando droga insieme, lui era ancora vivo. Secondo gli investigatori, però, sarebbe proprio lui l’autore del duplice delitto nella Capitale. In merito al trans ucciso venerdì, ha dichiarato: “Si ho aggredito la trans, pensavo fosse una donna invece poi mi sono accorto che non era così. Allora le ho chiesto di restituirmi i soldi non voleva e abbiamo litigato”. A meno di 24 ore da quel delitto però, ecco che arriva la morte misteriosa di un 20enne, amico nordafricano dell’arrestato. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



FERMATO PRESUNTO AUTORE DEL DUPLICE DELITTO

Forse è stato trovato l’autore del misterioso delitto avvenuto a Roma in pieno parco dell’Eur, quando un trans 27enne è stato ucciso con una coltellata nel petto la notte di venerdì sera: la svolta arriva questa mattina quando la Polizia della Capital ha arrestato un 34enne evaso dal carcere da settimana e accusato di aver attaccato e ucciso il transessuale romeno volontariamente. Non solo, secondo quanto spiegato dall’Ansa in queste ore, l’uomo arrestato potrebbe essere coinvolto anche in un secondo delitto: un nordafricano ventenne, morto anche lui a Roma qualche ora dopo il trans dell’Est, che era compagno di cella dell’uomo arrestato fino a poco prima dell’evasione. «L’uomo, arrestato dalla squadra mobile, è accusato di omicidio volontario della trans uccisa all’Eur, probabilmente dopo aver scoperto che non era una donna, e di evasione dai domiciliari. Entrambi gli omicidi sono stati perpetrati con una coltellata al cuore», scrive l’Agi nelle sue breaking news.



DUE DELITTI IN POCHE ORE: STESSO AUTORE?

I due delitti dunque potrebbero avere lo stesso autore, questo misterioso 35enne evaso da Regina Coeli e ora riacciuffato forse dopo il terribile doppio delitto. Due omicidi a Roma nel giro di poche ore. Per gli investigatori potrebbe trattarsi dello stesso killer, un 35enne evaso dagli arresti domiciliari nel pomeriggio di giovedì. Secondo la polizia l’iter potrebbe aver seguito la dinamica spiegata dal LaPresse poco fa: «la vittima, tra l’una e le tre della notte precedente al ritrovamento, era stata aggredita violentemente prima di essere colpita a morte al torace da una coltellata. L’analisi delle tracce rinvenute durante il sopralluogo ha consentito di orientare le indagini nei confronti del 35enne evaso». Le indagini che sono ancora in corso devono ovviamente accertare tutto l’impianto accusatorio, specie sul secondo delitto del ventenne nordafricano: l’uomo è ancora in corso di identificazione visto che è stato trovato morto senza documenti. Guardando la lunga lista di possibili e sicuri reati compiuti dal 35enne italiano c’è da atterrire: reati di evasione, rapina e duplice omicidio. È stato portato a Regina Coeli dopo la conferma del provvedimento emessa dal pubblico ministero romano.

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