Si tinge sempre più di giallo la morte di Nicola Pontiggia, l’operaio di Cosio Valtellino morto ufficialmente per un incidente sul lavoro. Da alcuni giorni, però, si fa strada l’ipotesi più inquietante, che dietro la morte dell’55enne vi sia qualcosa di più che una semplice fatalità. Tutto ha a che vedere con la scomparsa dalla sua abitazione di Regoledo di Svetlana, la moglie moldava di Pontiggia. I due erano sposati da 5 anni, ma della 44enne non c’è più notizia da dopo il decesso di Nicola. Sono ormai più di due settimane che di Svetlana non si hanno tracce e chi la conosce dice che non sarebbe mai sparita senza avvisare quanto meno i suoi cari. Neanche nella sua nazione d’origine, però, sembra esserci alcun elemento in grado di farla ritrovare. Cosa le è successo? Tra poco ulteriori dettagli verranno svelati nel corso di Pomeriggio 5…(agg. di Dario D’Angelo)

LA SCOMPARSA

Dopo Chi l’ha visto anche Pomeriggio 5 si apre sul caso di Nicola Pontiggia, il povero operato morto la scorsa settimana, ritrovato accanto al camion sul quale lavorava da molti anni nel piazzale della ditta Castelli a Morbegno. Un duplice mistero visto che poche ore prima della morte di Nicola la sua moglie, Svetlana Balica, non si trovava e tutt’ora risulta scomparsa senza lasciare alcuna traccia significativa. È da dieci giorni che gli inquirenti si chiedono cosa possa essere effettivamente accaduto a quell’operaio ben voluto da tanti a Cosio Valtellino e che sarebbe morto schiacciato dal suo stesso camion in situazione assai misteriosa. Per ora il tutto è stato catalogato come infortunio sul lavoro ma la parallela scomparsa della moglie molava 44enne fanno sospettare ben altre origini di quella strana morte: «Dopo tante voci, tante parole dette in diversi modi, non sempre opportuni, questo è il momento del silenzio – ha affermato il parroco durante l’omelia funeraria nella chiesa di Sant’Ambrogio gremita -. Ora solo la parola del Signore può portare un po’ di conforto, un po’ di luce, a questa famiglia colpita dalla tragedia. La nostra presenza questa mattina vuole essere una presenza di vicinanza, solidarietà nel dolore, ai genitori di Nicola, alle figlie, ai familiari e agli amici».

IL GIALLO DI COSIO VALTELLINO

Ma Svetlana dov’è? Dinanzi alla morte del marito perché non si è fatta più viva? E perché sarebbe fuggita addirittura qualche ora prima della morte tragica di Nicola? «Ho chiamato Svetlana Balica, mia cugina, domenica 29 ottobre, ma lei non ha risposto. Quella sera mi ha richiamato con un altro cellulare dicendomi che non aveva tempo di parlare. Il giorno successivo ho richiamato quel numero, e ha risposto Nicola Pontiggia, suo marito, che si trovava a Milano e mi ha chiesto di provare la sera, cosa che ho fatto: mi sono presentata a Nicola, ma dopo aver sentito un rumore è caduta la linea e io non ho più ritentato», questo è quanto raccontato a Il Giorno dall’ultima persona che ha sentito viva Svetlana lo scorso 29 ottobre. Si chiama anche lei Svetlana ma vive a Brescia ed è una cugina della 44enne scomparsa; «Sveta non se ne sarebbe mai andata senza sentire la sua famiglia. E se fosse così sarebbe arrivata in Moldavia, dove ha tante persone che la accoglierebbero a braccia aperte: ma nessuno l’ha più sentita né vista», confida ancora la cugina ai colleghi de Il Giorno. Per ora le ricerche continuano ma dopo la morte di Nicola l’impressione che anche lei possa essere nei guai purtroppo sale ogni ora di più. Di lei non c’è ancora traccia, nemmeno i parenti in Moldavia hanno più ricevuto notizie e la preoccupazione aumenta di giorno in giorno: resta il giallo, tutt’altro che concluso dopo la morte del povero operaio in Valtellina.