Siria è una cagnolina vittima della violenza brutale e dell’ignoranza del suo padrone. Aveva avuto la forza di riemergere dalla fossa nella quale l’aveva sepolta viva, ma le sue condizioni erano troppo gravi per sopravvivere. La vicenda è stata ricostruita dagli agenti della polizia locale del consorzio di Zanica, Azzano San Paolo e Comun Nuovo, che hanno ricevuto la telefonata di una ragazza, nel primo pomeriggio. L’intervento è stato poi coordinato dal comandante Silvia Paladini. «La collega che ha visto la scena non ha dormito stanotte», ha confidato al Corriere della Sera. Il padrone aveva deciso di uccidere il cane per via di un tumore alla mammella: l’amico ha preso un badile e ha colpito l’animale sulla testa e sul collo, traumi confermati dagli esami clinici. Poi, ha scavato la buca e Siria si è ritrovata sottoterra. Si sono quindi allontanati, ma la cagnolina è riuscita a riemergere con il muso e dopo la ragazza è stata attirata dai guaiti. Sulla vicenda è intervenuta l’Enpa: la presidente nazionale Carla Rocchi si è detta «affranta e addolorata per la morte della piccola Siria, ma anche profondamente indignata per un crimine così crudele e aberrante, contrario ai più elementari principi di pietà». L’enea auspica dunque, in caso di condanna, «una pena esemplare», anche se «nessuna punizione potrà rendere giustizia alla povera Siria». Questa vicenda può essere simbolo di un’emergenza sociale: «A tutti deve essere chiaro che si tratta di crimini gravissimi , inconciliabili con il livello di civiltà di cui pretendiamo di essere portatori». (agg. di Silvana Palazzo)
A LE IENE LA STORIA DI SIRIA, CANE UCCISO DAL PADRONE
La storia di Siria, la cagnolina sepolta viva dal suo padrone e da un suo amico, verrà raccontata oggi a Le Iene Show. La vicenda risale ai primi di novembre: malata di tumore, era stata presa a bastonate dall’anziano proprietario e, creduta morta, era stata seppellita in un campo agricolo nella campagna a sud di Zanica con l’aiuto di un amico. La bestiola, un setter femmina di 11 anni, era riuscita a riemergere con la testa e a guaire disperata, attirando così l’attenzione di una giovane donna di passaggio che l’aveva trovata. Le condizioni della cagnolina però erano troppo gravi, tanto che Siria è morta nonostante le cure della clinica veterinaria di Azzano San Paolo. La posizione della coppia di amici di conseguenza si è aggravata: il 77enne proprietario del cane e l’83enne proprietario del terreno erano stati denunciati a piede libero dopo aver ammesso la loro responsabilità, senza però sembrare di essersi resi conto della gravità del fatto. Dovevano rispondere del reato di maltrattamento di animali, ma la morte di Siria appesantisce la loro posizione: da possibile 544-ter del codice penale a un più grave 544-bis che prevede pene dai 4 mesi a due anni di reclusione per chiunque “per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale”.
CANE BASTONATO E SEPOLTO VIVO DAL PADRONE
Veronica Ruggeri si è occupata del caso per Le Iene Show: ha intervistato la giovane donna che ha ritrovato il cane, ma si è anche recata alla clinica veterinaria dove è stata ricoverata la cagnolina Siria. Poi ha raggiunto le due persone che hanno compiuto il gesto. L’Enpa ha annunciato che si costituirà parte civile nel giudizio contro i due. «Una vicenda di agghiacciante brutalità che ci costringe a fare i conti con le sacche di crudeltà contro gli animali che continuano a funestare non solo la bergamasca ma tutto il Paese», il commento della presidente nazionale Carla Rocchi, che continua a ribadire la necessità di un inasprimento delle pene per i delitti contro gli animali. Per tenere sempre viva la memoria di Siria il sindaco di Zanica ha intitolato alla cagnolina un’area cani che verrà realizzata l’anno prossimo. Il primo cittadino sta pensando anche ad un’azione informativa, mentre i cittadini – come riportato da Bergamonews – avevano pensato anche ad una fiaccolata e un’assemblea pubblica sul tema della tutela degli animali.