Per tutti era Cranio Randagio, il rapper talentuoso e sofferto in grado di esprimere i sentimenti di tanti ragazzi. Per mamma Carlotta, invece, resterà per sempre Vittorio Bos Andrei. Il figlio morto un anno fa, a soli 22 anni, dopo una festa tra amici nel quartiere residenziale della Balduina a Roma. Ospite de La vita in diretta, la mamma di Cranio ha raccontato a Marco Liorni la storia di suo figlio e dove le sue difficoltà di uomo sono iniziate:”Ho altri due figli, erano 3. Ho sempre sentito in Vittorio una grandissima potenza ma anche una grandissima fragilità. Il padre si è suicidato quando aveva 15 anni. In realtà io questa cosa l’ho tenuta nascosta a tutti per tenerla nascosta ai miei figli, in quanto non riuscivo a fargli questa violenza. Ho assunto il rischio di dire la verità e Vittorio è rimasto molto arrabbiato: la sua ferita non si è mai chiusa e non ha mai voluta accettarla e non è mai riuscito ad andare avanti. Ha mandato avanti Cranio Randagio, ma lui è rimasto fermo ai 15 anni, a questa sberla poderosa che ha preso nell’anima”.
CRANIO RANDAGIO, IL SOGNO PREMONITORE DI MAMMA CARLOTTA
La madre di Cranio Randagio, a La vita in diretta, ha raccontato inoltre un dettaglio inquietante, avvenuto prima della morte del figlio:” Io un mese prima ho sognato la sua morte. L’ho visto precipitare perché faceva questo gioco pericoloso in cui si appendeva e si lasciava andare con una mano dal pianerottolo. Allora una sera a tavola gli ho detto, ‘Ti prego, tu non stai bene. Facciamo qualcosa’. Lui mi rispondeva:’No mammù, io sto bene’. Si era appena laureato e invece non stava bene”. La signora Carlotta è tornata anche alla notteincui il figlio ha perso la vita, vuole verità:”Non devo scoprire chissà che cosa. Io credo di avere delle domande che qualunque genitore si farebbe in una situazione del genere. Ho sentito mio figlio uscire, mi ha detto ci vediamo domani e quel domani non c’è mai stato. Pensavo dormisse, avesse fatto tardi. Poi alle 14 del giorno dopo mi ha chiamato la fidanzata di mio figlio dicendomi che il telefono suonava sempre libero ma non rispondeva. Quello che io so di questa vicenda è che c’è un mix di droghe di diversi tipi: fine. Io vorrei sapere cos’è successo: è andato a dormire e non si è più svegliato? La casa è stata trovata pulita, a casa mia dopo una festa non è mai successo. Io non ho risposte. Bisogna che le persone parlino, che non siano omertose. Io vorrei che le persone si assumessero le proprie responsabilità”. Una richiesta condivisibile da parte di una mamma che ha perso il proprio figlio.