Orrore Isis. E’ stata ritrovata nei pressi di Hawija una fossa comune dove lo Stato Islamico provvedeva a eliminare donne e uomini nei modi più brutali possibile. Alcuni di loro venivano portati in questa gigantesca area e uccisi tramite un secco colpo alla testa. Questo, ovviamwnte, era il modo migliore per morire, rapido e indolore. Ma esecuzioni del genere erano solo una sparuta minoranza. Nella stragrande maggioranza dei casi gli uomini e le donne venivano cosparsi di benzina e dati alle fiamme vivi: una morte orribile per queste persone considerate dall’Isis una grave minaccia. Chi veniva portato ad Hawija, infatti, veniva accusato di essere una spia e proprio per questo motivo eliminato nel modo più brutale possibile. Chi è un spia è un traditore della patria e, sempre secondo l’Isis, merita una fine atroce come questa. Come abbiamo appena sottolineato, le donne e gli uomini venivano uccisi in questo modo ma non i bambini. I più piccoli venivano risparmiati per poi essere arruolati e indottrinati fin da giovanissimi alla causa islamica: un rinnovamento continuo di forze interne, attuato con il classico lavaggio del cervello.



UN ORRORE SENZA FINE

L’area di Hawija era una base militare degli Stati Uniti d’America, trasformata poi dallo Stato Islamico in una zona dedicata in cui si eseguivano le esecuzioni delle presunte spie. Quest’area è stata ufficialmente riconquistata e quello che è emerso è stato un orrore senza fine: più di 400 corpi tra ossa e teschi d’ogni tipo riempivano la fossa comune di Hawija. I miliziani dell’Isis obbligavano tutti quelli che desideravano fuggire a pagare una sorta di tassa sulla vita dalla cifra molto elevata: 500 dollari. Dopodiché venivano eseguiti in via ufficiale i ratrellamenti di materiale umano e tutti venivano portati nella fossa comune di Hawija. L’Associated Press ha fatto una stima di quello che potrebbe essere il numero delle persone uccise e trucidate dall’Isis in questi due anni e i numeri non sono affatto confortanti: si parla della bellezza di almeno 15.000 morti, sempre secondo stime che per forza di cose potrebbero essere imprecise. Un numero elevatissimo, comunque, che conferma quanto terribile sia lo Stato Islamico: una vera e propria minaccia per la pace mondiale che è bene fermare al più presto.

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