PAPA FRANCESCO, ACCANIMENTO TERAPEUTICO NON E’ EUTANASIA

In un messaggio inviato questa mattina al presidente della Pontificia accademia per la vita, il papa si è espresso sul delicato tema del fine vita. Naturalmente, a differenza di quanto riportano alcuni media, le sue parole non sono in nessun modo una apertura all’eutanasia, ma un invito a non esagerare con il cosiddetto accanimento terapeutico, posizione sulla quale la Chiesa da sempre si è espressa allo stesso modo: “Gli interventi sul corpo umano diventano sempre più efficaci, ma non sempre sono risolutivi: possono sostenere funzioni biologiche divenute insufficienti, o addirittura sostituirle, ma questo non equivale a promuovere la salute. Occorre quindi un supplemento di saggezza, perché oggi è più insidiosa la tentazione di insistere con trattamenti che producono potenti effetti sul corpo, ma talora non giovano al bene integrale della persona”. (Agg. Paolo Vites)



DOPO 71 ANNI L’INNO DI MAMELI E’ RICONOSCIUTO INNO D’ITALIA

Finalmente anche l’Italia ha un inno nazionale. Cioè, Fratelli d’Italia è sempre stata eseguita come inno, ma ufficialmente non lo era. La canzone scritta da Mameli e Novara fu utilizzata per la rima volta nel 1946, ma era un utilizzo provvisorio, in attesa di un vero inno che non arrivò mai. Adesso l senato ha approvato la legge che lo dichiara inno ufficiale, con la bellezza di 71 anni di ritardo. In tutti questi anni erano state fatte proposte di legge per il riconoscimento, tutte lasciate cadere. La domanda che viene da farsi è: forse perché considerato troppo brutto e con la speranza che qualcuno ne componesse uno migliore? Come si sa c’è stato chi ha proposto Va pensiero di Verdi, la Lega, senza fortuna. Il brano venne composto nel settembre 1847, musica di Michele Novaro e parole di Goffredo Mameli, dal quale la nomea di chiamarlo spesso inno di Mameli. (Agg. Paolo Vites)



LEONARDO, IL SUO SALVATOR MUNDI VENDUTO PER 450 MILIONI DI DOLLARI, E’ RECORD

E’ l’opera d’arte venduta all’asta per la maggior cifra di sempre, battendo ogni altro record. E’ il Salvator Mundi di Leonardo da Vinci (anche se tutti i dubbi sull’autenticità dell’opera non sono mai stati eliminati completamente) l’ultima opera del maestro italiano a trovarsi ancora in mani private. La casa d’aste Christie’s di New York l’ha aggiudicato a un anonimo per la bellezza di 450 milioni di dollari, lasciando nella polvere il precedente record di circa 300 milioni di dollari pagato per Interchange, opera di Willem De Kooning che a sua volta aveva battuto le Donne di Algeri di Picasso venduta a 179,4 milioni di dollari. Nella stessa giornata è stato venduto per 56 milioni di dollari le 60 Ultime cene di Andy Warhol, in un clima dunque decisamente vinciano. (Agg. Paolo Vites)



MIGLIORA IL DEFICIT ITALIANO

Non senza soddisfazione il premier Paolo Gentiloni ha comunicato un “sostanziale miglioramento” dei conti italiani. Gentiloni parlando con i giornalisti ha reso noti i dati dell’Istat che indicano una crescita di un punto e mezzo percentuale, con il dato che alla fine dell’anno dovrebbe assestarsi all’1.8%. Il premier ha inoltre evidenziato come il dato di oggi pone l’Italia tra i paesi che nell’eurozona crescono di più, e che per quanto sotto il punto di vista del debito pubblico ancora molto lavoro resta da fare, diversi sono stati i passi avanti fatti nell’anno in corso. A tal proposito Gentiloni ha focalizzato la sua attenzione come all’inizio dell’anno la previsione di crescita era inferiore al punto percentuale, un dato che probabilmente verrà doppiato dai dati reali.

MESSINA DENARO FINANZIATO CON I SOLDI DI UN MERCANTE D’ARTE

Importante operazione della DIA che avrebbe potuto interrompere uno dei canali di finanziamento più importanti del super latitante Matteo Messina Denaro. Gli investigatori sulla base di alcune dichiarazioni di un pentito hanno infatti sequestrato i beni di un imprenditore di Castelvetrano, Gianfranco Becchina, accusato di aver finanziato tramite l’erogazione di denaro contante la latitanza del mafioso più ricercato del bel paese. I sigilli sono stati apposti anche ad un ala di un castello costruito nel 1200, e che nel passato ha ospitato niente di meno che Federico II. Immediatamente dopo il sequestro un ala del palazzo ha preso improvvisamente fuoco, immediatamente intervenuti i vigili del fuoco, con gli investigatori che adesso cercano di capire il perché di questa “strana coincidenza”.

FUMO IN CABINA AEREO CHIEDE ATTERRAGGIO DI EMERGENZA

Un pericoloso accumulo di fumo all’interno della cabina di pilotaggio, che ha costretto l’equipaggio di un volo della Easy Jet, in servizio da Milano Malpensa a Malaga a chiedere l’atterraggio di emergenza. Tutto è avvenuto dopo la partenza dell’aereo dallo scalo meneghino, qualche minuto dopo il decollo l’equipaggio ha notato fumo in cabina, attivate le procedure d’emergenza l’aereo è atterrato nuovamente sulla pista principale, dopo meno di 10 minuti dal decollo. L’episodio ha portato ad alcuni piccoli disagi per i passeggeri in partenza, stante la chiusura in via precauzionale dello scalo per circa quindici minuti. Nessun problema invece per i passeggeri del volo, trasferiti su un altro aeromobile sono partiti con qualche ora di ritardo.

É FINITA L’ERA VENTURA, MA NON QUELLA DI TAVECCHIO

Con una mossa scontata lo stato maggiore pallonaro ha revocato l’incarico a Ventura, un esonero che segue la mancata convocazione della nostra nazionale ai mondiali di Russia 2018. Con una dichiarazione invece meno scontata il presidente della FIGC ha dichiarato la sua “indisponibilità” a lasciare la poltrona di capo del calcio Italiano, la sua mossa ha immediatamente esasperato gli animi dei delegati, tra di questi l’ex calciatore Tommasi che ha abbandonato la riunione. Tavecchio adesso ricercherà la conferma al consiglio federale, in una riunione straordinaria che sarà immediatamente convocata. A Ventura andrà circa 800.000 euro, cifra spettante da contratto e per guadagnare la quale non era stato disposto ad abbandonare la panchina, già dalla notte di San Siro.

IL PROSSIMO PROBLEMA DA AFFRONTARE È QUELLO DEL TECNICO

La Federcalcio per ora non ha fatto nomi di possibili nuovi allenatori della nazionale e non è stata nemmeno presa in considerazione la nomina di un “traghettatore” che potrebbe essere l’attuale tecnico dell’Under 21, Di Biagio. In questi giorni, subito dopo la clamorosa eliminazione, su tutte le testate giornalistiche sportive e non, si sono rincorsi i nomi di diversi tecnici e sono stati effettuati anche dei sondaggi sia dalle televisioni che dalla carta stampata. Il nome che riscuote maggiore appeal è quello di Carlo Ancelotti, ex tecnico tra gli altri di Milan, Real Madrid e Bayern, attualmente libero dopo l’esonero da parte del club di Monaco di Baviera. Insieme al suo altri nomi sono quelli di Conte, già C.T. prima di Ventura, di Mancini, Allegri e Spalletti. Il problema numero 1 per l’accordo con il nuovo tecnico resta quello di una rifondazione generale del calcio italiano, che si abbini anche ad uno svecchiamento dei quadri dirigenziali.

MONDIALI, IN RUSSIA VA ANCHE L’AUSTRALIA

Dopo gli spareggi della zona europea, si è svolto anche quello tra Australia ed Honduras, al termine del quale è stata la formazione dell’Oceania a conquistare il pass per la Russia. Nella gara di ritorno l’Australia ha vinto con la formazione centroamericana per 3 – 1, dopo aver pareggiato all’andata per 0 – 0. Ora al completamento del tabellone della fase finale manca un solo nome, che uscirà dal secondo spareggio, quello che si gioca stanotte tra il Perù e la Nuova Zelanda. Anche in questo caso la gara di andata era terminata a reti bianche e il ritorno si gioca in casa della nazionale sudamericana.