Dopo la morte di Totò Riina una domanda si rincorre in queste ore: chi sarà il suo erede, nuovo capo di Cosa Nostra? A porsi questa domanda sono soprattutto gli inquirenti che a Palermo continuano a seguire l’evoluzione di Cosa Nostra in assenza di una leadership che possa fungere da figura di riferimento per tutti i mandanti della città e provincia. Era esattamente questo Riina, figura di fronte alla quale, quella di Messina Denaro sembra perdere di consistenza almeno dal punto di vista della presenza fisica e del carisma. Oggi, infatti, il super latitante di Castelvetrano continua a restare un fantasma essendo riuscito a far perdere le tracce anche grazie alla capacità di non legare con nessuno, se non con pochissimi uomini fidati. Proprio la sua latitanza, che dura da ormai 24 anni, aveva fatto spazientire lo stesso Riina che proprio nelle intercettazioni dal carcere continuava a domandarsi dove fosse e cosa facesse per il bene comune della mafia. Spirito comunicativo e carisma, dunque, armi principali di Totò Riina, sono difficilmente riscontrabili nel fantasma Messina Denaro, ma la guardia resta comunque molto alta soprattutto in questo delicato momento di transizione. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
MAFIA AL LAVORO IN CERCA DEL SUCCESSORE
Matteo Messina Denaro erede di Totò Riina: la successione a capo di Cosa Nostra appare scontata per gli inquirenti. Il timore che la mafia si stia organizzando per organizzarla è alto ed è fondato: secondo Il Fatto Quotidiano, gli inquirenti sono convinti che nelle prossime settimane la “cupola” tornerà a riunirsi per la prima volta dopo l’arresto di Totò Riina, avvenuto il 15 gennaio 1993. Da allora, rimase sempre e comunque lui il capo della mafia, perché pare non abbia mai voluto riconoscere quel ruolo a Bernardo Provenzano, nemmeno tra il 1993 e il 2006, anno della cattura del latitante più ricercato al mondo. Il nome ora per la successione è Matteo Messina Denaro, del resto fu lo stesso capomafia a “incoronarlo” in carcere nel 2013. In una intercettazione ambientale, infatti, il boss appena morto disse che «una persona responsabile ce l’ho e sarebbe Messina Denaro». Quest’ultimo attualmente è latitante. La speranza degli inquirenti che si occupano di Cosa Nostra è che questa “chiamata alle armi” lo renda più vulnerabile.
COSA NOSTRA: MATTEO MESSINA DENARO IL NUOVO CAPO?
Matteo Messina Denaro sarà il nuovo capo della mafia? Il suo nome continua a circolare per la successione di Totò Riina, ma il boss trapanese, latitante da 24 anni, potrebbe non essere disposto o interessato ad accollarsi il peso della “cupola”. Intanto stanno tornando in libertà decine e decine di vecchi capi mafia che hanno saldato il loro conto con lo Stato o che, per un motivo o per un altro, escono con libertà anticipata, quindi la situazione è in divenire. Da non sottovalutare, per il Sole 24 Ore, il fatto che la Procura di Palermo abbia fatto terra bruciata intorno a Matteo Messina Denaro: decine di suoi fedelissimi sono stati arrestati, gli sono stati sequestrati e confiscati beni per centinaia di milioni. Di fatto è sul lastrico, quindi la sua priorità al momento sarebbe quella di garantirsi la latitanza. Proprio ora che Totò Riina è morto, potrebbe essere tradito per agevolare un ricambio diverso, per “bruciare” la sua candidatura. Non è neppure certo che sia interessato, visto che ci sono intercettazioni dove dice che non ne vuole sapere di entrare nella vicenda della noma di un capo mandamento a Palermo.