Si è ribellata alle nozze forzate, ma nella maniera più tragica possibile: ha provocato una strage a Muzaffargarh, in Pakistan. Il piano omicida di una ventunenne pachistana prevedeva la morte dell’uomo che era costretta a sposare, ma sono morte invece 15 persone della famiglia del marito, mentre 12 versano in condizioni critiche. Il bicchiere di latte che Aasia Bibi aveva preparato con il presunto amante Shahid Lashari per avvelenare il marito, Amjad Akram, non lo ha ucciso, perché è stato usato dalla suocera per preparare il Lassi, una famosa bevanda a base di yogurt del Subcontinente indiano, che è stata bevuta invece dagli altri parenti. «Aasia è stata costretta a sposare Amjad contro la sua volontà. Non era felice ed era anche tornata a casa dei genitori pochi giorni dopo il matrimonio, ma la sua famiglia l’aveva rimandata con la forza dal marito», ha raccontato ai media locali un ufficiale di polizia, spiegando così la genesi della tragedia.
PRIMA CONFESSA, POI RITRATTA: “NON HO AVVELENATO LA BEVANDA”
La polizia sostiene che a ideare la trama omicida sia stato l’amante di Aasia Bibi, cioè Shaid Lashari. Da lui avrebbe ricevuto la sostanza per preparare la bevanda velenosa. La ventunenne in un primo momento aveva dichiarato alla polizia che nel bicchiere di latte era caduta una lucertola, ma poi ha confessato. Ora tre persone, tra cui il presunto amante e la zia di Aasia, sono sospettate di essere complici della strage, quindi sono state arrestate dalla polizia. Davanti alle telecamere però la ragazza ha fatto retromarcia, dichiarandosi innocente: «Shahid mi ha chiesto di avvelenare la bevanda, ma non l’ho fatto. In passato mi aveva chiesto di sposarlo ma avevo rifiutato», ha dichiarato Aasia Bibi, come riportato dal Corriere della Sera. Quello dei matrimoni forzati resta un fenomeno diffuso in Pakistan, nonostante negli ultimi anni siano cresciute le norme per prevenirlo, come riferiscono le statistiche dell’agenzia governativa britannica Forced Marriage Unit.