Sid non avrebbe ucciso il suo addestratore: il bull terrier accusato di aver morso a morte l’educatore cinofilo Davide Lobue, potrebbe essere innocente. Il cane è stato scagionato dall’autopsia eseguita oggi dal medico legale Roberto Testi: i morsi trovati sul corpo del 26enne non sono in punti vitali e soprattutto sarebbero stati inferti dopo la morte dell’addestratore. I soccorsi erano stati inutili perché il ragazzo era stato trovato già deceduto vicino al bull terrier che stava addestrando in un giardino a casa di un suo amico a Chivasso. Sulla morte dell’educatore cinofilo proseguono le indagini dei carabinieri, motivo per il quale l’animale è ancora sotto sequestro. La morte del giovane addestratore comunque resta un mistero: l’esame autoptico ha stabilito che sarebbe morto per un malore fulminante, ma sono stati disposti ulteriori accertamenti. Ora si attendono gli esiti degli esami tossicologici per capire se Davide Lobue abbia assunto qualche sostanza o medicinale prima di morire. Intanto la procura di Ivrea ha aperto un fascicolo per omicidio.
BULL TERRIER SCAGINATO: NON HA UCCISO L’ADDESTRATORE
La tragedia risale alla notte tra sabato e domenica: Davide Lobue era andando a trovare il bull terrier a casa del suo proprietario, che in quel momento si trovava a Milano per un concerto. Il cane aveva problemi comportamentali e il suo padre, Daniele Conte, aveva chiesto all’educatore cinofilo di occuparsene. A dare l’allarme un vicino di casa sedicenne che ha ritrovato l’addestratore esanime e pieno di morsi, e il bull terrier tranquillo a poca distanza. Era stato proprio il cane abbaiando a lungo ad attirare l’attenzione del vicino. Quindi la chiamata dei soccorsi, rivelatisi inutili perché l’addestratore era già morto nel giardino condominiale del complesso residenziale «Le Betulle» di Monteu da Po. Stando a quanto riportato dal Corriere, l’educatore cinofilo sarebbe stato “soccorso” invece da Sid. Il cane si sarebbe sdraiato su di lui e avrebbe cercato di svegliarlo colpendolo con il muso. Solo quando ha capito che era morto ha fatto a brandelli gli abiti e lo avrebbe preso a morsi. Per ora la Procura non intende prendere provvedimenti in relazione al destino di Sid. Dovrà farlo il veterinario che lo ha in cura al canile di Settimo Torinese.