La città di Milano ha visto in queste il 100% di adesione allo sciopero taxi: a sostenerlo è il presidente di Taxiblu, Emilio Boccalini, raggiunto dall’Adnkronos. «Non ci sono stati grandi disagi perché abbiamo garantito i servizi legati al sociale, quelli per gli anziani e quelli diretti verso gli ospedali», spiega ancora il presidente della sigla più grande di Taxi a Milano, con le stazioni ferroviarie e i servizi da e per Malpensa che hanno comunque subito numerosi disagi. Non ci vedono presidi o proteste in piazza, visto che i manifestanti hanno deciso di andare direttamente a Roma in piazza davanti al Ministero: «Altre agitazioni potrebbero essere in arrivo. Se il Governo non riesce a capire che la situazione così non va bene credo che sì, ci saranno altri scioperi nei prossimi giorni», conclude ancora Boccalini. (agg. di Niccolò Magnani)



ROMA, LANCI DI PETARDI CONTRO IL MINISTERO

A Roma continuano le proteste lungo il presidio dei tassisti davanti al Mit, con anche qualche ulteriore momento di tensione con lanci di petardi e brevi scontri con la polizia schierata. Lo sciopero dei taxi mette in ginocchio le principali città italiane con turisti e lavoratori che stanno facendo molta fatica nei vari trasferimenti, specie in aeroporti e stazioni ferroviarie: «Di fatto le proposte del governo deregolamentano il settore attraverso la liberalizzazione dei noleggi con conducente che va a tutto vantaggio di Uber», è la denuncia di Alessandro Genovese di Ugl taxi fatta davanti al Ministero. Assieme al collega, interviene anche la Uilt con Alessandro Atzeni, «Da troppi anni la categoria dei tassisti è perseguitata. Chiediamo regole certe e che il settore venga riformato in maniera equa senza essere sbilanciato a favore dei noleggi con conducente». (agg. di Niccolò Magnani)



BOLOGNA E FIRENZE, ADESIONE QUASI TOTALE

Quasi totale l’adesione allo sciopero anche per Bologna e Firenze dove i taxi praticamente vanno cercati con il lanternino: sotto le Due Torri sono in servizio solo 50 auto su 700 (fonte sindacale), mentre sull’Arno lo sciopero ha portato circa il 90% delle auto bianche a non circolare per le vie della città fino a questa sera, ore 22. «A Bologna l’obiettivo è stato raggiunto, con nostra grande soddisfazione, in quanto la maggioranza delle auto è ferma così come avevamo preventivato. Nonostante ciò occorre ringraziare quei colleghi che, pur aderendo idealmente allo sciopero», dichiara all’agenzia “Dire” Cosimo Quaranta, rappresentante della Cna-Fita. «Sono in strada a garantire la copertura minima del servizio. Oggi abbiamo ricevuto alcune chiamate, per urgenze, da parte di signori anziani con problemi di deambulazione che abbiamo regolarmente servito», conclude la nota del sindacato. A Firenze invece centraline mute e praticamente nessun taxi in centro: le uniche corse ad hoc garantite sono quelle per donne incinte, disabili e anziani di età superiore a 65 anni, chiamando i numeri verdi 4390 e 4242. (agg. di Niccolò Magnani)



GENOVA, ADESIONE TOTALE E STAZIONI DESERTE

Le principali città italiane sono ancora sotto forte disagio, con Genova su tutte in cui l’adesione allo sciopero dei Taxi è praticamente al 100%; non si vedono “auto bianche” per la città ligure, le principali stazioni ferroviarie sono di fatto “deserte” e anche all’Aeroporto Cristoforo Colombo le code degli utenti in cerca di un taxi sono di fatto chilometriche. «Sono circa un centinaio i taxi che, per manifestare, si sono radunati in piazza De Ferrari, la piazza centrale della città. Dopo il fallimento della trattativa al ministero dei Trasporti i rappresentanti della categoria hanno confermato la mobilitazione, dalle ore 8 alle 22. I tassisti hanno allestito punti informativi sulla loro protesta all’aeroporto, alle stazione di Principe e Brignole e in Piazza Corvetto», riporta l’Ansa Liguria sulla situazione in tempo reale della protesta nazionale dei tassisti anti-Uber e NCC. Restano i servizi essenziali, garantiti per legge, ma la situazione è davvero di forte disagio come abbiamo già visto per Napoli e Roma, dove tra l’altro questa mattina sono in corso presidi e qualche momento di tensione sotto il Ministero dei Trasporti. (agg. di Niccolò Magnani)

CAOS A NAPOLI, “UBER CI STA ROVINANDO”

Non solo Roma, ma anche Napoli presenta non pochi problemi per lo sciopero nazionale dei Taxi, che come sappiamo durerà fino a stasera alle ore 22: intervistati dall’Adkronos alcuni autisti in sciopero, hanno raccontato della medesima richiesta-scontro con il governo sul tema Uber e NCC. «Un calo degli affari anche del 60% per colpa degli abusivi, Ncc e di Uber», spiega un rappresentante sindacale e tassista. «A Napoli i costi per la macchina sono saliti del 40%, ci sono 800 macchine in più rispetto a quelle che dovrebbero circolare. Ora apre la metro e noi che facciamo? Andiamo a rubare?», conclude nella dura protesta, rilanciata in queste ore da quasi tutti gli operatori in sciopero. Il problema di fondo dell’abusivismo torna di nuovo fuori anche nel presidio a Porta Pia davanti al Ministero dei trasporti, con altri tassisti in rivolta che rivendicano «questo è un abusivismo che si sta trasformando in un vero e proprio caporalato digitale». (agg. di Niccolò Magnani)

FORTI DISAGI A ROMA TERMINI

Scatta lo sciopero taxi e cominciano già in primi forti disagi: avviene a Roma, dove la protesta sarà massima per il confluire dei tanti lavoratori in protesta e in arrivo da tutta Italia. A Fiumicino e alla stazione Termini i parcheggi per le auto bianche sono praticamente deserti e lo sciopero nazionale sembra davvero ingente con la rabbia che scorre nelle vene degli utenti e dei tanti passeggeri che si ritrovano senza possibilità di movimento dall’aeroporto romano e dalla stazione in centro città. I mezzi pubblici funzionano, almeno quelli, ma l’agitazione sta creando un impatto pesante anche sul traffico veicolare con più car-sharing utilizzate, più mezzi privati e almeno nel centro città più autobus di linea. Per la restante parte della giornata sono previsti disagi simili anche a Milano, Torino e Firenze, le città maggiormente “riempite” dai taxi nelle normali settimane. (agg. di Niccolò Magnani)

L’AMAREZZA DEL MIT

E’ stato confermato lo sciopero nazionale in programma oggi, martedì 21 novembre, per la categoria dei taxi. Stop ai trasporti di passeggeri in tutta Italia dunque dalle 8 alle 22, con tutti i disagi che inevitabilmente ne conseguiranno. Il viceministro Riccardo Nencini ha parlato con amarezza del mancato accordo con le parti sociali (rappresentate da ben 30 sigle di società di Taxi e NCC), nel tentativo di scongiurare lo sciopero, che alla fine è stato definito con stizza “ingiustificato”. “Negli ultimi tre mesi si sono tenuti al Mit ben cinque incontri con i rappresentanti di Ncc e Taxi per esaminare i principi base del riordino de settore. La conferma che intendiamo procedere con determinazione seppur in stretto contatto con le associazioni – ha affermato Nencini – l’obiettivo che il governo intende raggiungere è regolare il mercato perché i servizi resi ai cittadini siano più efficienti e più adeguati alla domanda”. 

PRESIDIO A ROMA A PORTA PIA

Non è la voglia di fare riforme nel settore che manca al Governo, sottolinea Nencini, ma la disponibilità deve esserci da entrambe le parti: “Abbiamo deciso di ascoltare l’appello delle associazioni, ci siamo impegnati a valutare la possibilità di concedere incentivi pubblici per la realizzazione di piattaforme tecnologiche direttamente da parte degli operatori di settore. Sia Taxi che NCC resteranno servizi pubblici non di linea. Questi sono i princìpi più significativi attorno ai quali scrivere la riforma del sistema. Sono stati accolti molti suggerimenti provenienti dai rappresentanti di Taxi e NCC, passi concreti e non teorici, che rendono del tutto ingiustificato lo sciopero. Parte delle associazioni ci ha chiesto di mettere fuori legge le piattaforme: questo non è lo spirito che muove il Governo. Dietro alcune sigle si nasconde una valutazione che non è nel merito della riforma del settore ma solo politica”. Il servizio sarà dunque sospeso in tutta Italia e ci sarà una manifestazione dei tassisti che arriveranno da ogni parte della Nazione, con presidio autorizzato dalle ore 10.30 alle 18 nella zona di Porta Pia.