Sembra l’opera di un giallista di fama, ma il mistero di Svetlana Balica, la 44enne moldava scomparsa ormai 3 settimane fa da Regoledo, frazione di Cosio, presenta tutti i tratti del dramma. Il rebus ruota attorno alle date e agli avvistamenti, delle telecamere e dei testimoni. L’ultima persona ad aver visto la donna in vita è una conoscente che la incontra in lavanderia la mattina del 31 ottobre. Circa un’ora dopo, saranno le telecamere di una rotonda di Cosio ad immortalare la moldava nell’atto di tornare a piedi verso casa, con le buste della spesa in mano. Quelle stesse telecamere che il giorno dopo ritraggono il marito Nicola Pontiggia, a passeggio ma da solo: una circostanza che suona strana a chiunque abbia avuto modo di conoscere quella coppia almeno all’apparenza tanto unita e innamorata. Era un giorno di festa: perché Nicola e Svetlana non erano a passeggio insieme, come tante altre volte avevano fatto? La tessera di un puzzle difficile da completare, visto che poche ore Nicola Pontiggia troverà la morte nel cantiere della ditta Castelli di Morbegno, schiacciato dal suo camion.
NICOLA HA UCCISO SVETLANA?
Per comprendere i dubbi degli inquirenti, che nel frattempo stanno cercando Svetlana anche con l’ausilio degli elicotteri, bisogna tornare indietro di poche ore rispetto alla morte di Nicola Pontiggia. L’uomo, infatti, la mattina del 2 novembre viene ripreso dalle telecamere dell’azienda mentre verca i cancelli della ditta nonostante sia chiusa per ferie. Sono da poco trascorse le 7, quando conoscente lo preleva e lo accompagna a Lecco. Tornato a Cosio, Nicola Pontiggia va a casa dell’ex moglie e le confida che Svetlana se ne è andata:”Ha preso una valigia e 900 euro, la chiamo ma non risponde”. Ed è qui che si sviluppa il bivio investigativo: Nicola si è recato a casa dell’ex moglie comunicandole la partenza di Svetlana per costruirsi un alibi? La moldava, di cui non si avevano notizie da due giorni, era stata già uccisa? Dubbi a cui proveranno a rispondere gli inquirenti in queste ore, con la speranza – sempre più flebile – che Svetlana possa essere magari viva, chissà dove.