La mano assassina di Igor Vaclavic, questa volta non c’entra. Ad uccidere Anna Lisa Cacciari, la 65enne della provincia di Bologna, è stato il marito reo confesso Athos Vitali. In un primo momento, subito dopo il ritrovamento del cadavere della donna, uccisa a coltellate, nella zona era sceso il terrore pensando potesse esserci l’ombra dello spietato killer di Budrio e Portomaggiore ancora in fuga. In realtà il delitto si è compiuto tra le mura domestiche, come poi emerso solo nella tarda serata di ieri, quando il 69enne, posto di fronte all’evidenza dei fatti, sarebbe caduto in contraddizione fino a confessare l’omicidio della moglie. “L’unica cosa che posso dire che è molto provato, visibilmente distrutto”: sono state queste le parole riferite al quotidiano Il Resto del Carlino dall’avvocato Francesca Gabriele, difensore nominato d’ufficio. Il legale ha aggiunto che, dopo aver ammesso i fatti, l’uomo si sarebbe dimostrato “molto collaborativo”. In seguito ai fatti è intervenuto anche il sindaco metropolitano di Bologna, Virginio Merola, commentando: “Tutta la comunità metropolitana si deve interrogare sull’omicidio di una donna compiuto dal marito nella sua casa. È l’ennesima prova di come i rischi più grandi le donne li corrono tra le pareti domestiche”. Un modo, forse, per far tranquillizzare in merito al serbo latitante e che non avrebbe nulla a che fare con questo terribile delitto. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
LA SVOLTA NEL GIALLO DI BUDRIO
Svolta nel giallo dell’ex fioraia ed ex benzinaia 65enne, Anna Lisa Cacciari, uccisa a coltellate e rinvenuta senza vita nella sua casa di campagna ad Armarolo di Budrio, in provincia di Bologna, lo scorso lunedì. Già nella tarda serata di ieri, gli investigatori si sono messi sulla giusta strada procedendo al fermo del marito, il 69enne Athos Vitali con l’accusa di omicidio. L’uomo, come riporta il quotidiano Il Resto del Carlino, avrebbe già confessato il delitto. Le indagini hanno fatto riferimento ad intense attività tecniche che si sono basate essenzialmente sulla racconta dei tabulati telefonici e dei filmati di alcune telecamere di videosorveglianza. Nel corso dell’interrogatorio di ieri sera, però, l’uomo avrebbe manifestato alcune difficoltà di fronte alle domande degli inquirenti senza riuscire a spiegare in modo sereno i contatti ed i movimenti collocati nell’arco di tempo tra le 7:30 e le 10:00 della mattina dello scorso lunedì, giorno del ritrovamento del cadavere della donna. I dubbi sono nati soprattutto in merito ai suoi spostamenti nelle ore precedenti all’omicidio: mentre Vitali continuava ad insistere di essersi recato a Granarolo ed in altri posti limitrofi, la sua auto era stata vista invece a Minerbio. Dopo essere stato messo sotto pressione, alla fine è crollato vuotando il sacco e confessando il delitto.
TROVATA L’ARMA DEL DELITTO
L’omicidio di Anna Lisa Cacciari sarebbe avvenuto, secondo la versione del marito reo confesso, intorno alle 9:30 del mattino di lunedì scorso, al culmine di una violenta lite per futili motivi. L’uomo, infatti, avrebbe perso la testa dopo essere stato rimproverato per essere arrivato in ritardo. A quel punto avrebbe afferrato un coltello da cucina (che poi ha ripulito e riposto tra le altre posate) colpendo la moglie a morte. Quindi sarebbe uscito per poi fare ritorno solo in tarda mattinata, quando avrebbe finto di aver trovato il corpo senza vita della donna nell’abitazione. Solo a quel punto avrebbe dato l’allarme chiamando prima il cognato e poi i soccorsi che però non hanno potuto fare altro se non confermare il decesso dell’ex fioraia. Dopo la confessione di Vitali, gli inquirenti hanno riconosciuto anche l’arma del delitto, un coltello dal manico rosso, che si trovava tra gli oggetti sotto sequestro dopo il sopralluogo di ieri, quando i militari erano tornati sul luogo del delitto insieme alle unità cinofile ed alla Scientifica, a caccia di tracce utili ai fini delle indagini. L’assassino reo confesso ha indicato il coltello usato per uccidere la moglie ed ora sarà sottoposto agli esami dei Ris per tutti gli accertamenti del caso. Restano ancora alcuni aspetti da chiarire, a partire dal portafogli della vittima e che risulterebbe al momento smarrito. Nel pomeriggio odierno è in programma l’autopsia sul cadavere della vittima, mentre tra domani e venerdì si svolgerà l’udienza di convalida del fermo a carico del marito 69enne.