Nell’Udienza Generale del Mercoledì, tenutasi oggi con Papa Francesco in Piazza San Pietro, un particolare accenno e saluto è stato fatto al termine del suo discorso alla Fondazione Banco Alimentare in vista della 21esima Giornata Nazionale della Colletta Alimentare che si terrà sabato prossimo, 25 novembre 2017. Erano presenti in tanti in Piazza, tra volontari e personale che ogni anno lavorano per creare la grande impresa della Colletta e Papa Francesco ha voluto salutarli in maniera particolare: «Auguro ogni bene per la colletta alimentare che avrà luogo sabato prossimo in operosa continuità con la Giornata Mondiale dei Poveri che abbiamo celebrato domenica scorsa». La Chiesa da anni è schierata in prima linea con il sostegno e la promozione della Giornata per la Colletta e lo stesso Papa Francesco, con il suo Magistero dedicato praticamente tutto alla Misericordia e allo sguardo per i poveri, gli ultimi, ha dato forte sostegno nel recente passato a questo importante sforzo che coinvolge tutti, cattolici e non, per costruire uno spazio di libertà e di bene ormai “autoevidente” a livello nazionale. Nel recente messaggio per la Giornata Mondiale dei Poveri, Papa Francesco scriveva: «non pensiamo ai poveri come destinatari di una buona pratica di volontariato da fare una volta alla settimana […] Queste esperienze, pur valide e utili dovrebbero introdurre ad un vero incontro con i poveri e dare luogo ad una condivisione che diventi stile di vita». E ancora, in un altro passaggio, Bergoglio prosegue, «la loro mano tesa verso di noi è anche un invito a riconoscere il valore che la povertà in se stessa costituisce. La povertà è un atteggiamento del cuore […] e permette di vivere in modo non egoistico e possessivo i legami e gli affetti».
“LA MESSA NON È UNO SPETTACOLO, È RIFARE IL CALVARIO”
Nel corso dell’Udienza Generale, Francesco ha toccato diversi temi legati essenzialmente al valore della Santa Messa come pratica e “fulcro” centrale del cristianesimo, ripercorrendo il ciclo incentrato nelle scorse Udienze sul valore dell’Eucaristia. «La Messa è il memoriale del mistero pasquale di Cristo. Per comprendere il valore della Messa dobbiamo innanzitutto capire allora il significato biblico del memoriale: Gesù Cristo, con la sua passione, morte, risurrezione e ascensione al cielo ha portato a compimento la Pasqua. E la Messa è il memoriale della sua Pasqua, del suo “esodo”, che ha compiuto per noi, per farci uscire dalla schiavitù e introdurci nella terra promessa della vita eterna». In particolare, interessante e a braccio, il Pontefice ha ricordato che la Messa non è uno spettacolo di intrattenimento con simboli un po’ “a caso”, ma è una memoria continua e presente del Calvario di Gesù. «Quando andiamo a Messa è come se andassimo al Calvario. Pensate se sapessimo che quell’uomo che incontriamo è Gesù. Ecco noi ci permetteremmo di chiacchierare, di fare fotografie, di vivere la celebrazione eucaristica come uno spettacolo? Noi, di sicuro, sicuro saremmo nel silenzio, nel pianto e nella gioia di essere salvati.Quando entriamo in Chiesa per celebrare la Messa, pensiamo “entro al Calvario dove Gesù dà la sua vita per me, e così sparisce lo spettacolo, spariscono i commenti e queste cose che ci allontanano da questa cosa tanto bella” che è la Messa di Gesù». In conclusione, prima dei saluti e del ricordo per la Colletta Alimentare, Francesco ha riaffermato come la Messa è rifare il Calvario, non è uno spettacolo; «è il memoriale del mistero pasquale di Cristo». Clicca qui per il testo integrale dell’Udienza Generale del 22 novembre 2017