LA CONSULTA DICE NO AL RICORSO SUI VACCINI DELLA REGIONE VENETO

La Corte suprema ha dichiarato non fondati i ricorsi della Regione Veneto sulla questione dei vaccini obbligatori. Si tratta, dicono i giudici, di questioni che spettano al legislatore nazionale. “Il passaggio da una strategia basata sulla persuasione a un sistema di obbligatorietà dei vaccini si giustifica alla luce del contesto attuale caratterizzato da un progressivo calo delle coperture vaccinali” hanno sentenziato i giudici costituzionali. (Agg. Paolo Vites)



L’EX GENERALE SERBO RATKO MLADIC CONDANNATO ALL’ERGASTOLO

Dopo venticinque anni dai suoi orribili crimini nei confronti della popolazione musulmana e croata bosniaca, il criminale di guerra serbo ex generale Ratko Mladic è finalmente stato condannato all’ergastolo. Assassino spietato e anche codardo, si era nascosto per quindici anni nelle campagne, poi finalmente l’arresto e il lungo processo che ha coinvolto 300 testimoni e 10mila elementi di prova. Dal 1991 al 1995 l’infame macellaio serbo rase quasi al suolo la città di Sarajevo e sterminò oltre 100mila persone, colpevoli di essere musulmani, con l’intenzione di una folle pulizia etnica degna di Hitler. Nella sola città di Srebrenica massacrò 8mila civili. Il boia dei presidenti serbi Milosevic e Karadiz ha ormai 74 anni, pare sia malato e purtroppo sconterà pochi anni prima di morire, ma  tra i serbi questo assassino è ancora considerato un eroe, mentre la figlia si è suicidata per la vergogna di aver avuto un tale padre. (Agg. Paolo Vites)



MILANO, DUE INCENDI, TRENTA GLI INTOSSICATI

Due incendi alle porte di Milano; il primo sviluppatosi dalle centraline dell’elettricità in uno stabile di Baranzate di Bollate ha causato l’intossicazione, non grave, di una ventina di persone. Il secondo a Cassina de Pecchi dove a rimanere intossicate sono state 17 persone, tutte ricoverate per controlli in ospedale ma nessuno è in gravi condizioni. Incendi preoccupanti perché dovuti, sembrerebbe, alla cattiva manutenzione delle centraline dell’elettricità, avrebbe potuto essere un dramma. (Agg. Paolo Vites)

ZIMBABWE SI DIMETTE IL CAPO DELLO STATO

Era il leader più anziano del mondo e deteneva il potere dal 1980, ma messo alle strette si è dovuto dimettere. Robert Mugabe non è infatti più il capo dello stato dello Zimbabwe, ha lasciato non presentandosi alla nazione, ma inviando una missiva al parlamento nazionale, missiva letta dal presidente dell’enclave. Immediatamente dopo l’abbandono di Mugabe lo stesso parlamento ha sospeso la procedura di incriminazione del capo dello stato, procedura che era stata avviata dopo la presa di potere dei militari avvenuta appena una settimana fa. Immediati i festeggiamenti per le strade del paese africano, con centinaia di migliaia di cittadini che si sono riversate tra le vie cittadine ballando e cantando per quella che sembra essere una vera e propria liberazione ritrovata.



MUORE A 14 ANNI FORSE PER UNA DIAGNOSI SBAGLIATA

Nuovo presunto caso di malasanità a Roma, dove una ragazzina di appena quattordici anni è morta a causa di un aneurisma celebrale. La ragazza era stata trasportata in ospedale dopo che si era sentita male a scuola, ma dalle prime cure era stato diagnosticato solamente un malessere dovuto al troppo stress. Su insistenza della madre, accorsa in ospedale, i sanitari si erano decisi di effettuare una TAC. Dall’esame i sanitari di sono resi conto del danno celebrale, e la giovane era stata trasportata al Bambin Gesù in ambulanza, qui però le sue condizioni erano gravissime e i sanitari non hanno potuto fare nulla per salvarla. L’episodio avvenuto lo scorso 6 novembre è adesso sotto gli occhi della procura capitolina, stante la denuncia presentata dal legale della famiglia.

PESANTI DISAGI PER LO SCIOPERO DEI TAXI

Situazione pesante in tutta Italia per l’astensione del lavoro dei tassisti, con quest’ultimi che protestano per la mancanza di regole. La situazione è apparsa fin da subito pesantissima soprattutto nelle vicinanze degli aeroporti di Roma e Milano, con decine di migliaia di viaggiatori che hanno faticato, e non poco, a raggiungere il centro delle città. Lo sciopero è stato immediatamente condannato dal ministro dei trasporti Nencini, con l’esponente politico che ha dichiarato ai giornalisti come l’esecutivo stia cercando di fare tutto il possibile, allo scopo di dare un assetto più efficiente all’intero comparto. Immediata la replica dei sindacati che di accusano Nencini di organizzare solamente incontri improduttivi, e che hanno sottolineato come l’adesione sia stata superiore al novanta per cento.

TASK FORCE INTERNAZIONALE ALLA RICERCA DEL SOTTOMARINO PERDUTO

Quattordici navi e dieci aerei appartenenti a molti paesi, stanno attivamente ricercando il sottomarino argentino di cui si sono perse le tracce da più di una settimana. Il sommergibile di fatto risulta disperso, ma con il passare delle ore si fa sempre più forte l’ipotesi che i 44 membri dell’equipaggio possano aver perso la vita. A ostacolare le ricerche oltre il maltempo, con onde alte fino a sette metri, anche il fatto di non conoscere l’esatta posizione del battello. Le autorità argentine non forniscono molti dati, e da quello che si sa il sottomarino era in navigazione ordinaria nel momento in cui si sono interrotti i contatti radio, l’ipotesi al momento più accreditata è quella di un letale corto circuito.

DOPO LE DIMISSIONI ALTRI GUAI PER CARLO TAVECCHIO

Periodo davvero nero per l’ormai ex presidente della Figc. Infatti, dopo la roboante debacle della Nazionale, i guai non sono finiti. Una dirigente accusa Carlo Tavecchio di molestie, sostenendo di possedere anche le prove audio e video dell’accaduto. La donna ha raccontato di essere stata, inizialmente invitata nello studio dell’ex presidente per motivi di lavoro e, successivamente, vittima di commenti a sfondo sessuale. La dirigente coinvolta ha anche annunciato che verranno intrapresi provvedimenti legali nei confronti di Tavecchio.

CHAMPIONS LEAGUE, IL NAPOLI TIENE ACCESA LA SPERANZA. STASERA ROMA E JUVENTUS

Il Napoli vince 3-0 allo Stadio San Paolo contro lo Shakhtar portandosi ora a tre punti dagli arancioneri nella classifica del Gruppo F di Champions League. Per passare il Napoli dovrà battere nel prossimo turno il Feyenoord fuori casa e sperare che il City, già qualificato, superi in Ucraina lo Shakhtar. E’ ancora molto difficile pensare di passare, ma è stato fatto il massimo con la certezza di passare se arriverà a pari punti con gli ucraini. Stasera toccherà alle altre due italiane Juventus e Roma. I bianconeri aspetteranno all’Allianz Stadium il Barcellona per cercare di archiviare la qualificazione al prossimo turno. Serve una vittoria per la matematica, ma potrebbe bastare anche un pareggio qualora lo Sporting non vada oltre il pareggio contro l’Olympiakos o una sconfitta se perdesse anche la squadra lusitana. La Roma invece può ipotecare non solo la qualificazione ma anche il primo posto. Se i giallorossi vincono o pareggiano a Madrid contro l’Atletico di Simeone sono qualificati.