Il bambino di 18 mesi morto all’ospedale Manzoni di Lecco potrebbe essere deceduto a causa degli effetti collaterali di un vaccino? Questo è il sospetto della famiglia cuneese, che per vederci chiaro ha presentato un esposto in Procura. Era in città per seguire il piccolo che si stava sottoponendo ad una riabilitazione motoria a “La nostra famiglia” di Bosisio Parini in seguito ad una cerebrolesione acquisita. Le lesioni cerebrali del bambino non sarebbero infatti congenite, ma dovute a eventi esterni, nel suo caso encefaliti. Il timore è che queste siano state provocate dalla reazione avversa ai vaccin’. Spetterà all’inchiesta del Tribunale di Lecco stabilire le cause della morte. Intanto è stata già disposta l’autopsia. Le condizioni del piccolo sono peggiorate domenica fino alla morte, nel reparto di Terapia intensiva dell’ospedale di Lecco. A poche ore dalla sentenza della Consulta, secondo cui l’obbligo vaccinale è “legittimo” perché “le misure in questione rappresentano una scelta spettante al legislatore nazionale”, si teme che la morte del bambino di 18 mesi sia dovuta ad una reazione avversa al vaccino. 



BIMBO MORTO IN OSPEDALE: GENITORI PRESENTANO ESPOSTO

I genitori del bambino di 18 mesi morto all’ospedale di Lecco vogliono scoprire il motivo del decesso del piccolo. All’attenzione dei magistrati non tanto le strutture lecchesi quanto quelle fuori regione dove il bambino era stato assistito precedentemente. Ci sono state negligenze nei protocolli di cura? Non tanto in quelle lombarde, ma nelle precedenti, spiega l’Ansa. Si attendono gli esiti dell’autopsia, che verrà eseguita da un medico legale nominato dalla Procura. Il bambino era nato sano ed ha vissuto benissimo i primi sei mesi di vita, ma da quando gli sono stati somministrati alcuni vaccini avrebbe accusato una encefalite, che lì per lì non ha provocato conseguenze. I medici hanno proseguito con il programma vaccinale e il bambino, come riportato dalla Stampa, è stato colpito da una nuova encefalite, che gli ha causato però una lesione cerebrale. “Ci lascia perplessi il fatto di aver perseverato con un piano vaccinale a fronte di un’encefalite. Vogliamo sapere la verità”, dichiarano i genitori.

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