Hanno aspettato che i fedeli uscissero dalla moschea dopo la preghiera del venerdì, giorno sacro per i musulmani, per far esplodere gli ordigni artigianali che avevano piazzato. Poi hanno sparato quelli in fuga, bruciato alcune auto fuori dal luogo di culto e sono fuggiti a bordo di quattro veicoli. Questa la dinamica dell’attentato in Egitto, il bilancio è ancora più drammatico: sono 235 le vittime, almeno 109 i feriti dell’attacco a nord del Sinai, a circa 40 chilometri da al-Arish, zona dove è attivo un gruppo jihadista alleato dell’Isis. La moschea colpita è frequentata dalla tribù Sawarka, nota per la propria collaborazione con l’esercito e le forze dell’ordine nella lotta contro l’Isis, stando a quanto riferito all’Ansa da fonti locali. Questo comunque è l’attentato terroristico che ha causato più vittime nella storia del Paese. Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha convocato una riunione di emergenza con i responsabili della sicurezza e annunciato tre giorni di lutto nazionale. L’aviazione egiziana ha distrutto due auto che trasportavano 15 uomini armati legati all’attacco.
ATTACCO TERRORISTICO IN EGITTO: BOMBE E SPARI TRA FEDELI
L’attentato alla moschea al-Rawdah non è stato rivendicato da nessun gruppo terroristico, ma è presumibile che il commando fosse legato all’Isis. L’Unione europea è al fianco dell’Egitto nella lotta contro il terrorismo: lo ha assicurato Ivan Surkos, ambasciatore Ue in Egitto. “Condanniamo questo barbaro atto terroristico contro civili innocenti”, ha twittato. L’attacco è stato condannato anche dal grande Imam di Al-Azhar, il centro teologico più influente dell’islam sunnita del Paese: “È importante respingere i terroristi con tutta la forza possibile”. Le condoglianze alle vittime sono arrivate anche dal ministro degli Esteri italiano Angelino Alfano: “Solidarietà e vicinanza dell’Italia al popolo dell’Egitto per il vile attacco terroristico. La paura non prevarrà”. Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni dopo la strage ha pubblicato un messaggio su Twitter: “Orrore per la strage terroristica nella moschea del Sinai. I nostri pensieri vanno alle vittime, la nostra solidarietà alle famiglie colpite e all’Egitto”. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto inviare un messaggio di cordoglio all’Egitto: “Ho appreso con profondo dolore la notizia del vile attentato che ha colpito poche ore fa la moschea di Bir Al-Abed con un drammatico bilancio di morti e feriti. Nella comune lotta contro il terrorismo e l’estremismo religioso – nemici esiziali della libera espressione del culto – l’Egitto potrà contare sempre sul determinato sostegno dell’Italia”.
#BREAKING – Explosion rips through a mosque in northern #Sinai in #Egypt, killing
over 150 & 135 wounded. pic.twitter.com/TuLjyfLlgU— Kevin W. (@kwilli1046) 24 novembre 2017