Il 10 maggio dello scorso anno, con sentenza della Corte di Cassazione, è stata confermata la condanna a 20 anni di reclusione a carico di Luca Varani, l’ex fidanzato dell’avvocatessa di Urbino, Lucia Annibali e mandante dell’aggressione con l’acido ai suoi danni. Quelle lesioni inferte al volto della donna, anche secondo i giudici della Suprema Corte furono così gravi che avrebbero potuto mettere in serio pericolo la sua stessa vita. Nei suoi confronti fu emessa una sentenza severa che non tenne assolutamente conto delle attenuanti, anche per via del “regime di vita, l’assunzione di stupefacenti, la condotta processuale e l’assenza di pentimento” che in lui furono intravisti dagli stessi giudici e riportate nelle motivazioni della sentenza di condanna in via definitiva. Luca Varani e Lucia Annibali erano entrambi 36enni e sognavano lo stesso futuro professionale. Differente, quello sentimentale, la cui fine era stata decretata nell’ottobre 2012, qualche mese prima dell’agguato drammatico a scapito della donna. L’uomo, di Pesaro, aveva incontrato per la prima volta Lucia nel 2004 tra le aule di tribunale ma tra loro non era scoccato nulla. Solo cinque anni dopo iniziò, quasi per gioco, una relazione, fatta però di tante menzogne tra cui quella di una compagna storica, Ada, alla quale era legato da 10 anni in un rapporto che Varani non aveva alcuna intenzione di mettere in discussione. Al tempo stesso però, nei confronti di Lucia provava quasi una sorta di ossessione che venne a galla con estrema violenza solo dopo la decisione della ragazza di rompere definitivamente con lui. L’occasione fu data da uno schiaffo che l’uomo le diede al culmine dell’ennesima scenata di gelosia. Quello fu inteso come il secondo rifiuto che seguì al primo, giunto con la scoperta dell’avvocatessa della sua relazione con Ada.
LUCA VARANI, IL TENTATIVO DI SUICIDIO E L’INTERVISTA A STORIE MALEDETTE
Nonostante aspettasse un bambino proprio da Ada, Luca Varani non si fermò di fronte a quella ossessione per la bella Lucia, tanto da trasformarlo nel mandante di un agguato che sarebbe potuto culminare in delitto. Proprio per i reati di stalking e tentato omicidio è stato condannato alla pena di 20 anni di reclusione. Il 22 maggio 2014 tentò il suicidio nel carcere di Castrogno, in provincia di Teramo, dove nella sua cella cercò di impiccarsi con un lenzuolo alle sbarre della finestra. A restargli accanto è sempre stata la sua compagna storica, Ada, che continua a fargli visita con la loro bambina. “Non c’è un giorno, non c’è un’ora che non penso a Lucia, a quello che sta facendo. Sono contento che abbia fatto un percorso importante. So che dovrà combattere, e se un giorno potrà perdonarmi, sono sicuro che sarà possibile, sarà una cosa che farà del bene anche a lei”: con queste parole Luca Varani si riferiva alla ex, aggredita con l’acido nell’aprile 2013 dai due uomini che assoldò appositamente. Le sue parole giunsero nel corso di una intervista del febbraio 2016 per la trasmissione Storie Maledette, condotta da Franca Leosini e che fu realizzata alla vigilia della sentenza in Cassazione, provocando non poche polemiche proprio per l’impatto che avrebbe potuto avere sui giudici, prima del verdetto. In quell’occasione ammise le sue colpe asserendo: “Quello che è successo al volto di Lucia è colpa mia”. Una sorta di pentimento che però non gli fu riconosciuto dalla Suprema Corte due mesi più tardi.