La storia di Sara Di Pietrantonio è diventata un film che verrà trasmesso nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Prodotto da Discovery Italia, andrà in onda stasera alle 21.10 su Real Time (canale 31 di Sky), ma è stato già proiettato venerdì alla Camera dei Deputati alla presenza della Presidente della Camera, Laura Boldrini. Un racconto lungo 60 minuti per ricostruire l’omicidio della 22enne romana uccisa all’alba del 29 maggio 2016 in una strada di periferia di Roma. Un delitto brutale, perché Sara Di Pietrantonio è stata prima soffocata e poi bruciata dall’ex fidanzato, condannato in primo grado all’ergastolo. “Non lo so, non c’ho capito niente. Mi vergognavo. Avevo paura dell’indomani, di quello che avrebbe potuto raccontare”, le parole di Vincenzo Paduano prima di confessare l’omicidio al pubblico ministero. Questo delitto è diventato simbolo del femminicidio anche per il suo epilogo giudiziario. In attesa del processo di appello, questa storia è diventato un docufilm. Lo hanno scritto Daniele Autieri, Stefano Pistolini e Giuseppe Scarpa.
SARA DI PIETRANTONIO, IL SUO BRUTALE OMICIDIO DIVENTA UN FILM
Il docufilm “Sara” raccoglie le testimonianze di tutti i protagonisti, come la madre della vittima, Concetta Raccuita. La donna ha ricostruito per la prima volta i momenti più dolorosi della notte nella quale sua figlia è stata uccisa. “I pompieri hanno visto del fumo, sono accorsi in quel punto e hanno spento l’incendio… l’incendio era Sara che stava andando a fuoco”, ha raccontato la madre di Sara Di Pietrantonio. Il film approfondisce anche il rapporto amoroso tra i due ragazzi, un rapporto malato per il quale gli amici della ragazza nutrivano grande preoccupazione. I testimoni parlano di stalking, controllo e persecuzione, elementi emersi anche dall’inchiesta degli agenti della Squadra Mobile di Roma. “In venticinque anni di carriera non ho mai visto un delitto così efferato”, ha commentato Luigi Silupo, capo della Squadra Mobile capitolina. Ciò che sorprende di questa vicenda è l’assenza all’apparenza di un movente, cioè di una ragione reale per uccidere una 22enne. Sara Di Pietrantonio è stata ricordata anche giovedì a Ostia nel corso di una partita di calcio a cui hanno partecipato Francesco Totti e la sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi.