Purtroppo si indaga anche per omicidio nel caso relativo alla scomparsa di Andrea La Rosa, ex calciatore e direttore sportivo del Brugherio. L’ultima volta che è stato visto risale a due settimane fa, quando era fuori dagli spogliatoi della sua squadra. Pare che dovesse raggiungere la zona Certosa di Milano. La famiglia, temendo il peggio, ha allertato i carabinieri di Segrate, quindi sul caso ora indaga il nucleo investigativo di Milano. La prima ipotesi era stata quella di un allontanamento volontario, ma – come riportato da Repubblica – con il passare dei giorni prende piede la possibilità che si tratti di omicidio. Gli inquirenti stanno procedendo in questa direzione ora, ripetendo che comunque “tutte le piste sono aperte”. Prima di sparire aveva detto a chi era con lui al campo che aveva appuntamento con qualcuno “che un po’ lo preoccupava”. E quella sera portava con sé una certa quantità di contanti… Tra i suoi conoscenti c’è qualcuno che racconta di una quesitone economica da risolvere… (agg. di Silvana Palazzo)

NON RISULTANO BIGLIETTI AEREI A SUO NOME

Le indagini sull’ex calciatore Andrea La Rosa proseguono senza sosta. L’uomo di 35 anni pare essersi volatilizzato nel nulla da almeno 11 giorni dato che le sue tracce sembrano essere svanite nel nulla. E’ di questi ultimi minuti la notizia secondo cui, a seguito di un accurato controllo, non risulterebbero biglietti aerei intestati a suo nome per voli nazionali o internazionali. Andrea La Rosa dunque si trova ancora in Italia, il che purtroppo aggrava una situazione che fin da subito era apparsa grave e delicatissima. Il fatto che l’ex calciatore non paia essersi mosso né per via aerea, né per terra di certo non depone a suo favore, come ben sanno i poliziotti che stanno indagando sulla sua scomparsa. A questa situazione già delineata dobbiamo aggiungere anche le varie testimonianze degli amici che hanno confermato che Andrea La Rosa maneggiava parecchio denaro e che, forse, era entrato non di proposito in qualche giro sbagliato. Il suo silenzio continua da troppo tempo e i familiari si stanno a poco a poco rassegnando all’inevitabile: le prossime ore potrebbero essere decisive per ulteriori sviluppi. (agg. Francesco Agostini)

IL DOLORE DELLA COMPAGNA

Continua a non darsi pace Estella Bellini, compagna di Andrea La Rosa, misteriosamente scomparso insieme alla sua auto da ormai dieci giorni. “Mi è venuto a prendere in ufficio, come sempre, poi è scappato a Brugherio per la presentazione del mister”, racconta la donna al quotidiano Il Giorno. Anche dai suoi racconti, però, torna quell’incontro che potrebbe essere alla base dell’intero giallo. “Aveva un appuntamento con un amico, che conosco anche io. Non so di cosa dovessero parlare, non credo si trattasse di fatti calcistici”, ha aggiunto Estella. Sicuramente, come spiega la donna, l’incontro tra i due sarebbe avvenuto e successivamente si sarebbero spostati verso Quarto Oggiaro: “Da lì, più nulla…”. La compagna descrive il 35enne “sereno, felice”, senza pensieri particolari, al pari della descrizione finora avanzata anche dagli amici e colleghi. “Tra noi due andava bene, il lavoro andava bene, la squadra lo stesso. Aveva appena comprato casa a Monza”, spiega l’attuale compagna, ribadendo quindi l’assenza di motivi concreti che avrebbero dovuto far preoccupare. A sua detta però, non ci sarebbe neppure il sospetto che qualcuno potesse avercela con lui. “Non si sarebbe mai messo in pericolo”, dice, eppure ad oggi La Rosa non avrebbe ancora dato alcun segnale alla sua famiglia. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

GIALLO SULL’INCONTRO IN PERIFERIA

Dal 16 novembre scorso è calato il buio su Andrea La Rosa, giovane milanese e Dd del Brugherio. Ora la sua scomparsa è diventata a tutti gli effetti un caso nazionale, a dimostrazione di come il suo non sia stato affatto considerato un semplice allontanamento volontario. A lasciare molti dubbi è quell’incontro che Andrea avrebbe avuto in periferia a Milano durante il quale ci sarebbe stato un movimento di denaro. Proprio i soldi potrebbero essere alla base della sua sparizione che oggi spaventa amici e familiari. Chi lo ha incontrato nei giorni precedenti alla scomparsa lo ha definito tranquillo, senza particolari pensieri, ma nonostante questo il dubbio è che possa essersi cacciato in qualche brutto guaio. Al momento gli inquirenti sono in cerca del 35enne senza escludere alcuna pista neppure la più tragica. Nel corso delle ricerche sono state controllate tutte le telecamere della città e si continuano a sentire le persone a lui vicine in cerca di dettagli utili a dare una spiegazione a questa sparizione che ad oggi appare sempre più come un inspiegabile giallo. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

LA TESTIMONIANZA DI UN AMICO: “MANEGGIAVA PARECCHI SOLDI”

C’è molta apprensione per la scomparsa di Andrea La Rosa l’ex calciatore 35enne e attualmente Ds del Brugherio del quale si sono perse le tracce da oltre dieci giorni. I dubbi sono tanti e tutti molto inquietanti. Si pensa ad una fine drammatica e forse anche gli inquirenti stanno proseguendo su questa strada. Alcune persone che lo hanno conosciuto, al quotidiano Il Giorno hanno rivelato alcuni dettagli importanti. “Maneggiava parecchi soldi. Abbiamo paura che abbia fatto qualche passo falso, con qualcuno con cui non c’era da scherzare, e lo abbiano fatto fuori”, dicono. Il timore non più nascosto, è che Andrea possa essere stato ucciso. La sua compagna spera sia riuscito a scappare da qualche possibile guaio e nel frattempo lo cerca senza sosta. “So che movimentava spesso i suoi soldi perché giocava in Borsa”, ha ribadito un amico e collega, il quale ha anche rivelato che il giorno della scomparsa Andrea aveva un appuntamento a Quarto Oggiaro. Da quel momento però, di lui si sarebbero perse le tracce: “Si è volatilizzato. Non ho belle sensazioni”, dice l’amico. Ed anche la famiglia, ora, non può che pensare al peggio. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

UN GIALLO LUNGO OLTRE 10 GIORNI

Quello di Andrea La Rosa è un giallo che dura ormai da 10 giorni e che sta facendo preoccupare amici e familiari. Lui è un giovane ragazzo milanese di 35 anni appena compiuti, ex calciatore semiprofessionista (vanta varie esperienze in Serie C) ed oggi dirigente sportivo del Brugherio 1968, con un passato nel mondo del marketing e delle vendite commerciali. Dallo scorso 16 novembre, però, di lui si sono perse misteriosamente le tracce. Con il passare delle ore, il silenzio è divenuto sempre più assordante poiché il cellulare risulta spento proprio dal giorno della sua misteriosa sparizione che oggi si tinge di giallo. Nelle ultime ore, come riporta Corriere.it, la famiglia si dice sempre più preoccupata tanto da aver iniziato a pensare al peggio, con un sospetto atroce, quello che possa essere stato ucciso. In merito i carabinieri, ai quali i familiari hanno sporto denuncia di scomparsa, stanno mantenendo il massimo riserbo anche per non creare allarmismi eccessivi, ma il caso sembra essere ben lontano dal semplice episodio di allontanamento volontario. Secondo le prime indiscrezioni pare che Andrea avesse un appuntamento con un amico proprio il giorno della scomparsa. I due si sarebbero dovuti incontrare in periferia ma nessuno può confermare se questo incontro sia di fatto avvenuto, poiché proprio su questo elemento si concentra il maggior silenzio degli inquirenti. A testimonianza di come il caso sia considerato seriamente dalle forze dell’ordine, il fatto stesso che sia passato prontamente ai carabinieri del Nucleo investigativo.

CELLULARE SPENTO E NESSUN MOVIMENTO BANCARIO

Non si esclude che sin dalla denuncia di scomparsa di Andrea La Rosa i Carabinieri abbiano intravisto segnali preoccupanti, tanto da non aver preso affatto sottogamba la richiesta di aiuto della famiglia dell’ex calciatore. Un giovane serie ed affidabile, senza precedenti penali: è questa la descrizione che emerge del 35enne descritto dagli stessi inquirenti come “uno a posto” e dal passato limpido. Ed allora, che fine ha fatto Andrea? Con lui è sparita anche la sua macchina, la cui targa è stata inserita nei sistemi di rintraccio delle forze dell’ordine. Ad oggi si sa che l’auto non è transitata sotto telecamere capaci di rilevare automaticamente le targhe delle vetture. Oltre al cellulare spento non risulterebbero al momento movimenti sui conti bancari del giovane né il suo nome risulta nelle liste di imbarco dei voli in partenza dagli aeroporti nazionali. Come testimoniato dagli stessi amici e parenti, non avrebbe avuto di fatto alcun motivo per sparire o partire senza dire nulla a nessuno. Ora gli inquirenti stanno sentendo le ultime persone che lo hanno visto prima della sparizione, poi si procederà con l’analisi dei tabulati telefonici utili a ricostruire gli spostamenti del 35enne, anche se da 10 giorni il suo cellulare risulta spento facendo accrescere la paura della sua famiglia, quella che possa essersi trattato di un nuovo caso di omicidio.