Seguono i soldi, come spesso accade nel loro mestieri, i carabinieri del Nucleo investigativo di Milano che indagano sulla scomparsa di Andrea La Rosa, l’ex calciatore scomparso da casa il 14 novembre senza un motivo apparente. E dopo i racconti degli amici e le voci del paese, che lo descrivono come una persona cordiale ma con una propensione a gestire somme di denaro anche importanti, è inevitabile che siano i soldi il punto di snodo di un rebus altrimenti inestricabile. Investiva in Borsa, dicono alcuni; si è infilato in un vortice di prestiti pericolosi, sussurrano altri. Eppure dal racconto a Il Giorno del presidente del Brugherio 1968, la società di cui Andrea è direttore sportivo, il quadro che emerge è quello di un ragazzo neanche troppo attaccato ai soldi:”Da noi si è proposto gratis. Si è accordato con il nostro sponsor ed è stato scelto come direttore sportivo”, sottolinea Angelo Amato. Il presidente è uno degli ultimi ad aver visto Andrea prima del misterioso incontro in periferia:”Si è sempre comportato in maniera adeguata e anche la sera in cui è venuto alla presentazione del nuovo mister, prima di andare a questo misterioso appuntamento, mi è sembrato tranquillo come il primo giorno”.

LA SCOMPARSA

Un vero e proprio mistero ruota attorno alla figura di Andrea La Rosa, l’ex calciatore scomparso da Brugherio (Monza e Brianza) il 14 novembre scorso. Che fine ha fatto quel ragazzo così cordiale, descritto da amici e conoscenti come persona limpida e senza grilli per la testa? La prima ipotesi formulata dopo la denuncia di scomparsa, formalizzata il 16 novembre, era quella di allontanamento volontario ma con il passare delle ore il timore che Andrea sia stato ucciso è sempre più presente nelle menti dei suoi cari e degli inquirenti. Non è persona da alzate di testa Andrea, ex calciatore di Serie C e attuale direttore sportivo del Brugherio 1968, e se la madre continua a non escludere una improvvisa e non meglio precisata “assenza” da parte del figlio, sono le stesse indagini a far temere il peggio. Innanzitutto la scomparsa nel nulla della sua Audi A3: nessun occhio elettronico ha immortalato la sua targa; poi la ricerca sulle liste d’imbarco dei voli internazionali: Andrea non è salito a bordo di alcun aereo, si trova ancora in Italia. Ma dove? E perché non si fa sentire? Probabilmente perché non può farlo.

L’INCONTRO A QUARTO OGGIARO

Gli inquirenti che indagano sulla scomparsa di Andrea La Rosa, l’ex calciatore scomparso da Brugherio, stanno svolgendo un lavoro metodico. Tutte le persone che conoscono il 35enne vengono ascoltate nella speranza di riuscire a ricostruire gli ultimi spostamenti dell’ex studente della Bocconi. Alla fine, l’unica pista percorribile, sembra quella legata all’incontro in periferia per questioni di soldi di cui aveva parlato con tranquillità anche agli amici. L’abitudine di Andrea di spostare soldi era nota, gli investimenti in Borsa anche: che si sia messo in affari con persone pericolose? Lo sospettano gli investigatori e in questo senso, come riferisce un anziano che vive nello stesso palazzo di via Verro 78, quartiere Vigentino, in cui abitano Andrea e la mamma, fa notare che un incontro alle 23 a Quarto Oggiaro “non fa pensare a niente di buono“. Un mistero a tutti gli effetti, quello di Andrea La Rosa, con un finale che col passare delle ore, però, appare sempre più scontato e dai contorni tragici.