In collegamento da Corigliano Calabro con la trasmissione Pomeriggio 5 ci sono stati due testimoni molto importanti: si è trattato dei due avvocati difensori del presunto aguzzino, rispettivamente padre e figlia. Il primo si è dichiarato anche il padrino del figlio del suo cliente, anche se ha dichiarato di non vederlo da molto tempo. Nel corso del collegamento il legale ha asserito di essere a conoscenza solo dell’ordinanza di custodia cautelare ma non di tutti gli elementi emersi nel corso della trasmissione: “A me suscita meraviglia che la cosiddetta baracca non sia stata posta sotto sequestro”, ha aggiunto. L’uomo ha asserito che il suo cliente avrebbe (ovviamente) smentito le accuse avanzate dalla donna romena. In difesa del presunto aguzzino anche la figlia dell’avvocato per la quale le dichiarazioni della giovane donna “non convincono per niente”. “Loro non hanno vissuto sempre nella baracca”, ha aggiunto, smentendo che l’abitazione della madre fosse sua e che il rapporto tra la donna e il figlio non fosse buono. Il padre in precedenza aveva definito quel luogo angusto non una baracca ma un’abitazione abbandonata. In merito alle ferite causate dalle violenze e ricucite con il filo da pesca, l’avvocato dell’aguzzino ha preso ancora una volta le sue difese asserendo con estrema serenità: “ha sbattuto la testa sul cofano della macchina, lui le ha messo dell’alcol e poi l’ha medicata con lo schoch”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



NUOVE TESTIMONIANZE A POMERIGGIO 5

L’attenzione di Pomeriggio 5 torna a concentrarsi sul caso choc di Lamezia Terme emerso nei giorni scorsi e con protagonista una giovane donna di 29 anni, madre di due bambini figli degli stupri subiti per dieci anni dal suo aguzzino mentre la teneva segregata in una baracca. Mariana (nome di fantasia, ndR) era stata costretta a subire ogni genere di violenza vivendo nella più totale sporcizia all’interno di una baracca, senza corrente elettrica né adeguati servizi igienici. Le telecamere della trasmissione di Canale 5 si erano già recate nei giorni scorsi all’interno del tugurio, un posto molto angusto ricco di oggetti accumulati nel tempo, compresi resti di cibo avariato dai quali si alimentavano la donna ed i due bambini rispettivamente di 3 e 9 anni. Anche questi ultimi sarebbero stati costretti a subire violenze vivendo in un vero e proprio inferno prima di essere liberati in seguito all’arresto dell’uomo. Proprio l’aguzzino in passato aveva segregato anche un’altra donna, come rivela TgCom24: era accaduto negli anni ’90 e dopo quell’esperienza ha bissato le medesime azioni inquietanti anche a carico della 29enne romena all’interno della baracca dell’orrore.



I RACCONTI CHOC CONTENUTI NEI VERBALI

Nella nuova puntata di oggi del programma Pomeriggio 5, saranno resi noti alcuni racconti choc, chiaramente edulcorati, contenuti nei verbali e legati proprio alle dichiarazioni della donna vittima di violenze di ogni genere. “Voi non avete idea di quello che questa ragazza ha raccontato di aver subito dal suo aguzzino anche a carico dei suoi due figli”, ha anticipato Barbara d’Urso annunciando nuove sconvolgenti esclusive, proprio dalla baracca dalla quale si collegherà ancora una volta la sua inviata. In collegamento con la trasmissione dell’ammiraglia Mediaset, anche due persone, rispettivamente padre e figlia, le quali renderanno nuove testimonianze in diretta tv proprio legate in qualche modo all’aguzzino, oggi arrestato, dopo aver fatto vivere nel più totale ed indescrivibile inferno la 29enne ed i suoi due figli nati dalla violenza. L’uomo sarebbe il padrino del figlio maggiore di 9 anni.

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