Si è difeso nel corso del processo per direttissima che si è svolto oggi, Antonio Bini, il body builder 29enne che avrebbe strappato a morsi l’orecchio ad un tassista a Milano. Al termine dell’udienza il giudice ha convalidato gli arresti ai domiciliari. Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Giorno, in aula avrebbe detto: “Non l’ho morso all’orecchio, forse gli si è staccato urtando contro un vaso o contro il marciapiede”. Ad attendere la decisione del giudice, fuori dall’aula, c’era anche la fidanzata di Bini che ai giornalisti ha asserito: “Lo dipingete per il mostro che non è”. Ovviamente le versioni del tassista e dell’aggressore non andrebbero a coincidere. Secondo il primo, sarebbe stato il 29enne ad aggredirlo, mentre il secondo sostiene di essere stato provocato. Allo stesso quotidiano, il tassista avrebbe riferito di aver sentito il 29enne urlare: “Ti ammazzo come il tuo collega”, in riferimento Luca Massari, morto nel 2010 dopo essere stato violentemente picchiato. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



CHI È L’AGGRESSORE E BODY BUILDER DI MILANO

Si chiama Antonio Bini e da due giorni è protagonista di una vicenda grottesca e allo stesso tempo drammatica: è lui infatti il 29enne che ha aggredito il tassista in pieno centro di Milano, staccandogli l’orecchio a morsi e prendendolo a botte vicino alla Stazione Centrale. Il Corriere della Sera ha pubblicato un “profilo” del 29enne che di professione fa il body builder e vive nel mondo delle palestre, con un fisico alla “Swarzy” e un passione tutta dedita al culturismo. Anche la fidanzata è come lui una body builder e i due sui social si scambiano intense e affettuose dichiarazioni d’amore: «gli prepara le cene, gli spuntini per gli allenamenti, che gli mette candele e festoni in casa per festeggiare il compleanno», si legge sul Corriere e scorrendo le immagini dei loro profili social pubblici. È interista, ma la sua vera vita è in palestra, meglio dello sport giocato: un profilo particolare ma come ve ne sono tanti in quel mondo. Resta da scoprire il motivo di un’efferata crudeltà e di uno scatto d’ira che non si spiegano con l’attività di un professionista della palestra che non aveva dato segnali di squilibrio, almeno a livello pubblico, negli ultimi tempi. (agg. di Niccolò Magnani)



L’AGGRESSIONE AL TASSISTA, ECCO COSA È SUCCESSO

Lite cruenta a Milano: un 29enne è stato arrestato per aver staccato con un morso l’orecchio di un tassista, un 48enne. La lite è avvenuta intorno alle 7 del mattino di martedì 28 novembre, nella zona milanese tra via Lepetit e via Vitruvio, poco distante dalla stazione Centrale di Milano. Antonio Bini ha incrociato un taxi ed è nata una lite stradale che ha scatenato la rabbia del giovane, che ha scatenato la sua forza fisica contro il tassista di vent’anni più vecchio. Picchiato e lasciato a terra, il tassista ha comunque inseguito il ragazzo che stava tornando indietro nella sua utilitaria, e si è trattato di una decisione poco prudente, visto che il giovane culturista è stato colto da un vero e proprio raptus, aggredendo il 48enne e strappandogli l’orecchio con un morso netto. Quindi, col tassista ancora aggrappato alla sua utilitaria, è andato avanti in strada per circa cinquanta metri trascinando l’uomo con sé. Una scena particolarmente cruenta, con il tassista che è stato portato in codice giallo presso l’ospedale milanese Niguarda, dove è stata rilevata l’amputazione netta dell’orecchio sinistro e inoltre anche la rottura del setto nasale per le percosse ricevute. Dopo il parapiglia causato dalla lite, a via Lepetit è arrivata una volante dei carabinieri che ha provveduto all’arresto immediato di Bini, che già nella mattinata di oggi sarà processato per lesioni gravi, rischiando una pesante condanna soprattutto per quanto le lesioni inflitte al tassista si sono rivelate cruente. Dal 48enne aggredito non sono arrivati commenti, è stato dimesso dall’ospedale dopo aver ricevuto molti punti di sutura e ha ricevuto una prognosi di 30 giorni, anche se non è ancora chiaro se potrà riprendere la piena funzionalità dell’orecchio strappato a morsi da Bini, che, proprio sfruttando il suo fisico da culturista, non ha avuto alcuna pietà nello scagliarsi contro il malcapitato. Ancora ignoti sono anche i motivi della lite tra i due.