Donald Trump ha dimostrato in diverse occasione di amare particolarmente Twitter, tanto da impiegarlo per diffondere i suoi messaggi pubblici ma anche diverse provocazioni. Dopo aver preso di mira il leader della Corea Del Nord, questa volta il presidente degli Stati Uniti ha utilizzato il suo social preferito per ritwittare tre video anti-islamici realizzati dal gruppo dell’ultradestra britannica Britain First. Ovviamente la notizia ha fatto rapidamente il giro del mondo provocando sconcerto tra i media, a partire dalla Bbc che, come spiega TgCom24, ha manifestato una reazione di choc considerando i video in questione di istigazione alla violenza. A condividere per prima i tre video dal chiaro contenuto islamofobico sarebbe stata Jayda Fransen, considerata numero due del movimento inglese. I video hanno dei titoli piuttosto emblematici ed il contenuto è davvero sconvolgente, motivo per il quale avrebbero indignato i media inglesi, sconcertati per la decisione di Trump di ritwittare, dunque approvare, lo stesso contenuto.
I TRE VIDEO RITWITTATI DA TRUMP: “ISTIGANO ALLA VIOLENZA”
Il primo video ritwittato da Trump si intitola “Un migrante musulmano picchia un ragazzo olandese sulle stampelle”: protagonisti del filmato due giovani, uno dei quali va incontro al secondo sulle stampelle e dopo averlo inizialmente abbracciato inizia a picchiarlo con brutalità. Blasfemo il secondo video intitolato “Un musulmano distrugge la statua della Vergine Maria!” in cui un uomo con una tunica e copricapo tipico della tradizione araba, prende una statua della Madonna e la getta con violenza in terra riducendola in frantumi. Un gesto estremamente violento ma che provoca le risate di un altro uomo vicino. Infine il terzo video dal titolo “Bulli islamici islamico spingono un ragazzino sul tetto di un palazzo e lo picchiano fino ad ucciderlo”. Il titolo è di per sé emblematico e lascia ben intendere il livello di violenza del contenuto: sullo sfondo le urla della vittima circondata da uomini col volto coperto. Tra loro ce n’è uno che sventola una bandiera nera, simile a quella dell’Isis. Il filmato è ambientato quasi certamente in una citta del Medio Oriente e termina con l’immagine inquietante del ragazzo spinto dal tetto di un palazzo.