Il mistero si infittisce ulteriormente attorno allo IOR: secondo quanto riferito da Ansa questo pomeriggio, il Vaticano avrebbe aperto una inchiesta interna sul conto di Giulio Mattietti, ormai ex direttore aggiunto della banca vaticana. Pare che le modalità drastiche – “scortato fuori dalle Mura della Santa Sede” – siano dovute all’esigenza stringente che l’ex braccio destro di Mammì non portasse via i documenti nel suo ufficio di responsabile informatico della Banca. «Proprio sulle carte e sugli strumenti informatici in suo possesso si incentreranno le prime verifiche interne. Il suo ufficio allo Ior è stato chiuso, pur senza l’apposizione di sigilli», scrive ancora l’Ansa, allargando ancora di più i cordoni del mistero sull’ennesimo caso che coinvolge la Banca della Chiesa Cattolica. 



RISCHIA ANCHE IL PRESIDENTE DELLO IOR?

Il giorno dopo la “bomba” sganciata sullo Ior sono tanti i retroscena, veri o presunti, raccontati dai media della Capitale nel tentativo di spiegarsi e spiegare il licenziamento con tanto di “scorta forzata” fuori dal Vaticano del n.3 dello banca vaticana Giulio Mattietti. Su tutti, è il Messaggero con un editoriale di Franca Giansoldati a provare a fornire qualche elemento di indiscrezione in più sulla cacciata improvvisa del responsabile informatico dello Ior: «Nel tam tam interno si è parlato di divergenze gestionali, altri hanno accostato la modalità del licenziamento di Mattietti a un caso (ugualmente imbarazzante quanto impenetrabile) recente: l’uscita improvvisa di Libero Milone, il Revisore Generale dei Conti. Anche lui silurato da un giorno all’altro». Milione, secondo il Sostituto alla Segretaria di Stato Monsignor Angelo Becciu, stava spiando diverse persone all’interno della Santa Sede. «Da allora è calato il silenzio. E pazienza se Papa Francesco ha più volte sottolineato l’importanza della trasparenza. Dai dossieraggi non autorizzati a licenziamenti misteriosi. Nei giorni scorsi, sempre in sordina, è stato licenziato un altro dipendente della banca vaticana», prosegue il Messaggero. La Rivista Formiche invece, che già in passato si era occupata della strana figura di Mattietti negli ultimi cambi al vertice dell’Istituto, avanza che nell’aria vaticana si è alla vigilia di un altro importante siluramento, forse proprio del Presidente Ior Jean-Baptiste de Franssu: i motivi al momento non si conoscono ma l’impressione è che vi sia qualcosa di molto più grande di “presunte violazioni amministrative” per cui Milone, Mattietti e forse qualche altro nome eccellente sono stati allontanati dal Vaticano. 

CACCIATO GIULIO MATTIETTI DALLO IOR

La notizia ha del clamoroso ma la fonte è autorevole: l’Ansa ha da pochi minuti diffuso a mezzo stampa la clamorosa cacciata dal Vaticano di Giulio Mattietti, vice-direttore dello Ior (Istituto Opere Religiose), la ben nota banca vaticana. «Lo Ior ha “allontanato” dal suo incarico l’attuale “aggiunto” al direttore generale dell’Istituto, Giulio Mattietti, nominato nel novembre 2015 insieme all’attuale direttore generale, Gian Franco Mammì». Da quando apprende la prima agenzia italiana, Mattietti sarebbe stato allontanato due giorni fa, addirittura «scortato fuori dal Vaticano». Se tutto fosse confermato, le modalità consigliano un grave se non gravissimo fatto accaduto e che è ancora sconosciuto: al momento, seppure i motivi siano oscuri, la Sala Stampa avrebbe confermato l’allontanamento “forzato”. «Giulio Mattietti, aggiunto del Direttore Generale dell’Istituto per le Opere di Religione, ha cessato il suo servizio lunedì 27 novembre», spiega la vicedirettrice della Sala Stampa della Santa Sede, Paloma García Ovejero. Non solo, sempre l’Ansa spiega come nei giorni scorsi sarebbe stata allontanato anche un altro dipendente della banca vaticana.

CHI È IL “BRACCIO DESTRO” DEL DIRETTORE GENERALE IOR

Mentre il mistero resta assai oscuro sull’allontanamento di Giulietti, proviamo a capire brevemente chi sia il direttore “aggiunto” dell’Istituto delle Opere Religiose. Nel 2015 Papa Francesco ha nominato Gian Franco Mammì come nuovo direttore generale dello Ior proseguendo il suo programma di “riforme” e “rinnovo” della Curia Vaticana, come già fatto dal suo predecessore Papa Benedetto XVI: Mattietti venne nominato come direttore “coadiuvato” in attesa della scelta di un nuovo vice direttore (il presidente intanto rimane Jean Baptiste de Franssu). Da due anni però il vicedirettore non è stato trovato e Mattietti è rimasto in quel ruolo di “braccio destro” del nuovo dg dello Ior. Come spiegava al tempo della nomina Vatican Insider, «Mammì negli anni passati era stato isolato per aver sollevato domande sulla gestione dell’Istituto, un atteggiamento che lo aveva messo in contrasto con la vecchia dirigenza dello Ior». Mattietti invece è un dottore in fisica e sviluppatore informatico, dal 2006 però è addirittura il responsabile informatico della Banca in Vaticano: non è una novità visto che vi lavorava già dal 1997 come sviluppatore e project manager. All’epoca dell’elezione a direttore “aggiunto”, il Fatto Quotidiano pubblicò alcune frasi (raccolte da Marco Lillo) che dimostrerebbero di un Mattietti non particolarmente amato da tutti all’interno della banca: «Nel mese di agosto 2013 la Direzione generale dello Ior è stata informata dal dottor Giulio Mattietti, responsabile dell’Information Technology dello Ior, di alcune fatture IT – prive di sufficiente documentazione a supporto e in precedenza mai presentate – da parte della società Imola Informatica Srl per un importo di euro 779.366». Le frasi, secondo il Fatto Quotidiano, le avrebbe procurate Ernst von Freyberg, allora presidente dello Ior.