La bambina di nove anni di Matera morta pochi giorni fa a Roma non è stata uccisa da una intossicazione da metanolo. Lo ha precisato Carlo Locatelli, direttore del Centro Antiveleni – Centro Nazionale di Informazione Tossicologica della Maugeri (IRCSS Pavia), che ha eseguiti le analisi sulla bimba. I risultati non hanno fornito gli elementi per diagnosticare un’intossicazione da metanolo, che avviene per ingestione, e quindi non può essere causata da inalazioni, durante la preparazione e/o la manipolazione di Slime o giochi di questo tipo. Nella nota è precisato anche che il metanolo non è presente normalmente nei prodotti cosmetici e in quelli per uso domestico. La produzione artigianale di Slime però può esporre al rischio di intossicazione da boro se preparati con questo elemento (acido borico), ma comunque si tratta di intossicazioni lievi. La causa del decesso della bambina resta allora un mistero. Nei giorni scorsi si era parlato di una intossicazione per una schiuma da barba, usata forse per fare uno “slime” fatto in casa, un’allergia o una precedente cardiopatia. Nel sangue della piccola erano state trovate quantità elevate di metaboliti del metanolo. Sul caso continua a indagare la Procura di Roma.
“IL CASO VA STUDIATO APPROFONDITAMENTE”
Non ci sono ancora elementi chiari per spiegare la morte della bimba di nove anni: «Il caso deve essere studiato approfonditamente», ha dichiarato Antonino Reale, che dirige la Pediatria d’urgenza dell’ospedale presso il quale è stata condotta la piccola. Dello stesso avviso è la Procura, che ha aperto un fascicolo di indagine, al momento contro ignoti, per il reato di omicidio colposo. Il procuratore aggiunto Nunzia D’Elia e il sostituto Maurizio Arcuri ha disposto la consulenza che dovrà cercare di fare chiarezza sulla causa del decesso della bambina. I consulenti dovranno innanzitutto verificare se la vittima fosse affetta da malformazioni cardiache o se invece sia stata una grave forma allergica a qualche sostanza che finora non si era palesata a causarne la morte. Reale ha comunque chiarito che è sconsigliato mescolare sostanze chimiche sconosciute a casa: «I rischi in casa derivano dai detersivi, dai farmaci o dai cosmetici lasciati incustoditi, mentre un altro luogo pericoloso è il garage, dove potrebbero trovarsi carburanti, oli o acquaragia». Un altro problema per Reale è rappresentato dalle sostanze presenti nei giocattoli non di qualità: «Un contatto occasionale non è pericoloso, ma se il gioco viene leccato per mesi può rilasciare sostanze tossiche».