Da oltre dieci giorni non si hanno più notizie di Sofiya Melnyk, una donna 43enne di origini ucraine scomparsa misteriosamente dalla zona di Maser, a Cornuda, in provincia di Treviso. La sua sparizione era stata denunciata dal convivente Daniel Pascal Albanese, un disoccupato di 50 anni che la scorsa domenica, forse in preda alla disperazione, si sarebbe tolto la vita. Parte da qui il giallo di Sophiya affrontato oggi nel corso della trasmissione La vita in diretta. Secondo quanto rivelato da TrevisoToday, da alcuni giorni sono in corso le indagini da parte delle forze dell’ordine, con ricerche che vedo anche l’ausilio di alcuni elicotteri al fine di rintracciare la donna. Tutte le ipotesi sarebbero al vaglio degli investigatori, tra cui quella dell’omicidio-suicidio che tanto accomunerebbe questo caso con quello che vede protagonisti Nicola Pontiggia, morto suicida e la moglie Svetlana Balica. A scoprire il corpo di Daniel Pascal era stato il padre, preoccupato per il prolungato silenzio del figlio. Per questo si era recato nella sua abitazione, dove è stato rinvenuto il suo corpo senza vita. Il mistero sulla sparizione di Sofiya si sarebbe infittito con il passare dei giorni, in quanto sarebbe emerso un altro particolare inquietante: il giorno in cui il 50enne denunciò la scomparsa della donna, lo scorso 17 novembre, ai Carabinieri raccontò che Sofiya il giorno precedente doveva recarsi ad una festa con amiche connazionali a Treviso ma le stesse avrebbero smentito i fatti. Questo sarebbe solo uno dei tanti lati oscuri dietro il giallo di Cornuda.
ROBERTA BRUZZONE: “FATTI COLLEGATI”
Alla trasmissione La vita in diretta, oggi è intervenuta anche la nota criminologa Roberta Bruzzone che ha commentato la scomparsa di Sofiya: “Mi sembra uno scenario decisamente preoccupante per le sorti della donna. Ritengo che due fatti così tragici, la scomparsa di Sofiya e il suicidio di Pascal avvenuti in un lasso temporale così ridotto, difficilmente sono due circostanze completamente scollegate”. Ad intervenire anche l’avvocato Bocciolini che non crede affatto all’allontanamento volontario. Le ricerche della donna, intanto, si sarebbero spostate in modo particolare nei boschi, anche se al momento non avrebbero dato alcun esito apprezzabile. Le domande sono ancora numerose e ad oggi si sta cercando di fare maggiore chiarezza anche sul profilo della donna e del suo convivente morto suicida: “Sia lui che la sua compagna erano entrambi molto riservati”, ha dichiarato nei giorni scorsi il sindaco di Cornuda.