La Russia torna al centro dell’allarme terrorismo con una doppia telefonata anonima che avvertiva di un allarme bomba in un centro commerciale e soprattutto al prestigioso Teatro Bolshoi di Mosca, la capitale russa. Sono state oltre 3500 le persone evacuate poche ore fa dal teatro dove anni fa incantò il mondo il grande ballerino Nureyev: lo ha reso noto una fonte dei servizi d’emergenza all’Agenzia Tass, Secondo invece quanto spiegato da Ria Novosti, le persone evacuate sarebbero meno di 700, anche se l’allarme bomba viene comunque confermato sempre tramite una telefonata anonima che ha fatto scattare la procedura d’emergenza per i casi di terrorismo che purtroppo anche la Russia ha imparato a conoscere in questi ultimi anni. Il servizio stampa del teatro Bolshoi ha dichiarato che solo uno spettacolo è stato annullato a causa dell’evacuazione e che al più presto riprenderà servizio appena verrà stabilito la natura di falso allarme. Nel teatro si sarebbe dovuto tenere alle 19 ora locale un concerto dedicato al 100esimo anniversario della rivoluzione russa; ora all’interno della meravigliosa struttura ci sono agenti di polizia e cani anti-esplosivi.
È DI NUOVO “TERRORISMO TELEFONICO”
Come spiega Repubblica, quanto avvenuto al Teatro Bolshoi e al centro commerciale GUM della Piazza Rossa di Mosca potrebbero di nuovo essere inseriti all’interno del maxi fenomeno del “terrorismo telefonico”: da mesi infatti in tutte le maggiori città russe sono in corso chiamate anonime che avvisano della presenza di bombe e pericolo imminenti. Il Cremlino l’ha più volte definito proprio come terrorismo telefonico, visto che ogni volta come quest’oggi si scatena il panico tra la gente evacuata e le forze dell’ordine. Oggi intanto in Russia si sono riuniti nelle piazze numerosi ribelli anti-Putin: centinaia di attivisti sono stati arrestati, secondo l’agenzia di Stato russa Tass, che cita fonti di polizia, sarebbero 263 persone, «mentre l’ong Ovd-Info parla di almeno 380 arresti, specificando che 346 persone sono state arrestate nei pressi del Cremlino e altre 13 a San Pietroburgo», riporta Repubblica. Nei giorni del centenario della Rivoluzione d’Ottobre, la mobilitazione di oggi era stata organizzata dall’attivista di opposizione radicale e ultranazionalista Vyacheslav Maltsev che ha chiamato in piazza i sostenitori via web chiedendo una “rivoluzione del popolo” contro la presidenza Putin.