Se dovessi scegliere un quadro che meglio rappresenti l’immagine del classico inglese, il mio istinto non avrebbe dubbi: “I mangiatori di patate” di Vincent Van Gogh. Googlate pure e noterete immediatamente la corrispondenza. Una famiglia sta consumando un modesto pasto. Mi sembra di vedere la famiglia inglese che, con espressioni e pose tutte British, consuma patate al forno con buccia su una base di fagioli in umido (le famose jacket potato con baked beans), mentre una donna anziana versa in alcune tazze una sorta di pseudo caffè all’americana che sembra acqua sporca.



Tuttavia, in questo quadro non vi è abbastanza luce né tecnologia o varietà di colori, per mettere meglio a fuoco l’immagine che io ho di questo popolo. Qual è il turista che, passeggiando tra le casette a due piani, non abbia notato la stravaganza tutta inglese di far vedere a occhi estranei un brillante mega schermo al plasma? Televisore che domina una stanza foderata di morbida moquette, sui cui riposa un pigro gatto, con sullo sfondo una stufa camuffata da caminetto vittoriano che ardendo, nell’unica stanza riscaldata della casa, illumina la carta da parati con fiorellini colorati. Perché i nostri inglesi, testardi e conservatori, ma anche amanti della tecnologia, non rinuncerebbero mai alla vista del loro bel camino stile vittoriano, anche se dentro questo non brucia un ciocco di legno, ma piuttosto dimora un groviglio di fili elettrici.



Ma torniamo all’amore tutto inglese per le patate, che esprime certamente molto della loro natura e del loro spirito. Quante varietà diverse di patate si possono trovare dal vecchio fruttivendolo dietro casa, con nomi molto enigmatici, e spesso tutti femminili, Mary Piper, Desiree, Wilja, e così via! Eppure, tutte queste varietà  sembrano destinate alla preparazione  di un solo tipo di piatto: le famose chips. Poveri stomaci inglesi, che cercano di digerire i fish and chips! E non parliamo dell’abuso di aceto sulle patatine, fritte e rifritte con olio di origine sconosciuta!



Ma il diavolo si nasconde dentro una bustina di plastica: è infatti molto comune in Inghilterra, per un bambinetto di un anno, o un moccioso di cinque, “gustare” le croccanti patatine impregnate di conservanti, ovviamente all’aceto, nonostante i numerosi tentativi da parte dei dotti di ammonire la popolazione sui negativi effetti collaterali per la salute. A questo punto, dobbiamo anche citare le mashed potato (storce il naso all’insù il francese che rivendica il suo purè) tanto amate dagli inglesi, e non solo, spesso accompagnate da grasse salsicce. Questa patata tanto maltrattata e trasformata in cibo spesso non sano, mi ha spinto molte volte a sporcarmi le mani di farina e patate lesse, per dimostrare ai mie vicini che anche questo povero e insignificante tubero può trasformarsi in un piatto sano e prelibato come gli gnocchi. Sono sempre stato osservato con uno sguardo misto tra ammirazione e beffa, perché una cosa è certa, per il popolo inglese mangiare bene, sano ed equilibrato è considerata un’indulgenza della classe media, come dice il famoso cuoco Jamie Oliver, e non una necessità, specialmente quando questo riguarda i bambini.

La vera patata, la patata bollente, con cui devono fare i conti gli inglesi è il recente scandalo delle molestie sessuali nei salotti “per bene” di Westminster. Vicenda che getta ombra su quelle facce pallide di politici ben pensanti, che passano con nonchalance (un po’ di francesismo è necessario per bilanciare tutto questo inglesismo) da un dibattito politically correct a una toccatina a cena non gradita dalla giornalista (il ministro della difesa, mentre scrivo questo articolo, ha dato le sue dimissioni), a presunte orge negli uffici del parlamento britannico. L’establishment inglese non è nuovo a queste amenità a sfondo sessuale, se ricordate il recentissimo scandalo a base di sesso e festini nel sottomarino con le testate nucleari della Royal Navy, per non parlare poi degli abusi sessuali su 1.400 bambini in una sola città nel nord dell’Inghilterra. 

Siamo proprio sicuri che il Bunga Bunga sia una invenzione di qualche politico italiano, o forse è l’uomo che a volte decide di vivere come una bestia (ma qui stiamo offendendo gli animali), e se così fosse, perché i gentiluomini e il gentil sesso inglese si sono per tanti anni scandalizzati dei politici italiani, innalzandosi a puri moralisti?

Forse è arrivato il momento di abbandonare il cibo spazzatura per il corpo e per l’anima, e riscoprire  la dignità  e la ricchezza dell’animo inglese che si ritrova nelle espressioni e nei volti dei poveri commensali dei “mangiatori di patate”.