Se pensiamo a un nome storico della musica italiana dall’ampio respiro internazionale, è inevitabile non pensare a un pezzo da novanta come Giorgio Moroder. Attivo da più di cinquant’anni nel mondo della discografia, Giorgio Moroder è forse uno dei pochissimi italiani ad aver goduto di un’affermazione mondiale come artista. Solitamente noi italiani rimaniamo abbastanza chiusi nel nostro piccolo, vuoi perché in fondo siamo un po’ provinciali e vuoi perché con l’inglese non è che ce la caviamo proprio benissimo. Anzi. Sulle pagine del quotidiano online ilgiornaleoff, Giorgio Moroder ne ha spiegato sinteticamente e con semplicità il perché: ‘La lingua italiana è una delle più belle al mondo, ma purtroppo l’idioma ufficilae delle canzoni è l’inglese. In particolare sono gli americani che non accettano uno straniero che canta in inglese perché l’accento si sente. E questo non rende credibili, a conti fatti.’ Con qualche piccola eccezione, s’intende: anche nel nuovo millennio c’è qualche italiano che ha successo anche nei paesi stranieri. Continua Moroder: ‘Qualcuno c’è. Eros Ramazzotti, Andrea Bocelli e ultimamente Il Volo.’



L’INCONTRO CON GLI ARTISTI INTERNAZIONALI

La carriera di Giorgio Moroder è stata costellata di grandi successi mondiali. La sua attività ha coperto gran parte dei generi musicali: il trentino ha ricoperto il ruolo di produttore, musicista e disc jokey. Nella sua carriera di almeno cinquant’anni è riuscito a lavorare con artisti del calibro internazionale di Donna Summer e niente meno che Freddy Mercury, il compianto cantante della band inglese Queen. Non con tutti, però, Giorgio Moroder è riuscito ad andare d’accordo allo stesso modo. Ad esempio, il suo giudizio tagliente è caduto proprio sull’istrionico Mercury. Racconta Moroder: ‘Era eccezionale come compositore, cantante, musicista e anche produttore. Lavorare con lui, però, era praticamente impossibile. Era molto, molto capriccioso.’ A differenza del cantante dei Queen, invece, produrre dischi e canzoni con Donna Summer era una cosa semplicissima: ‘Era bravissima e molto umile, era sempre disposta a fare quello che le dicevamo. Eravamo molto amici e siamo riusciti a fare insieme una settantina di canzoni in totale, con tantissime hit di successo.’



IL RUOLO DEL DJ

Non c’è dubbio che la musica nel corso degli anni sia cambiata e anche radicalmente. Moroder o no, i tempi cambiano, i ruoli cambiano e anche la musica cambia. In meglio o in peggio non spetta a noi dirlo, ma è di sicuro che il mutamento sia continuo e costante. Movimento che forse più di tutti ha coinvolto il ruolo del dj. All’inizio della sua carriera questa era solo una figura di secondo piano: ‘Il dj oggi come oggi è una vera e propria star, ma un tempo non era affatto così: prima metteva solo i dischi.

Adesso, invece, è tutto un giro di luci, video ed effetti speciali.’ Un cambiamento radicale quindi, che però non ha sminuito affatto la figura di Giorgio Moroder nel mondo. Anche al giorno d’oggi, nel 2017, l’italiano è una prima scelta per gli artisti internazionali, segno evidente del suo appeal conclamato soprattutto in ambito internazionale. Recentemente, infatti, la cantante Britney Spears lo ha avvicinato per una clamorosa collaborazione. Racconta Moroder: ‘Mi ha chiesto se volevo fare assieme a lei il pezzo ‘Tom’s diner’. Ci siamo trovati alla perfezione e lei ha cantato benissimo.’