Uno spot di un minuto che sta spopolando sul web sta anche infiammando la polemica ancora una volta contro la Polonia cattolica, qualche settimana dopo le feroci critiche per le manifestazioni pubbliche con annessa preghiera del rosario. Lo spot è semplice: conigli, conigli, conigli. L’invito è chiaro, quello di incentivare la popolazione polacca alla natalità: “fate come i conigli!”, è il consiglio lanciato dal programma di promozione dello «Stile sano di vita» del Governo conservatore. È costato 2,7 milioni di zloty (642 mila euro) e ora da qualche giorno impazza su tv e social prima polacchi e ora anche europei con la “proposta” fatta da una famiglia di conigli: «Vuoi conoscere il nostro segreto? Ci muoviamo tanto, mangiamo sano, limitiamo lo stress. Se vuoi diventare genitore, prendi ad esempio i conigli», continua il coniglio, aggiungendo di avere 63 fratelli e sorelle» (traduzione fatta da La Stampa). Il vecchio e saggio coniglio parla con il pubblico e spiega che l’unico per fare figli è… fare figli: a qualcuno in Polonia però non è piaciuto il messaggio e accusa il ministero della Salute, Konstanty Radziwill. Il motivo? Da poco il Governo ha di fatto cancellato ogni finanziamento statale per i programmi di fecondazione in vitro avviati qualche anno fa e molte associazioni lamentano che le riforme dell’esecutivo cattolico potrebbero aiutare in modi migliori le famiglie che non con uno spot del genere. Va detto che però la Polonia, e non è l’unico Paese in Europa a farlo, sostiene la procreazione naturale da un anno e mezzo con un  bonus mensile di 500 zloty (120 euro) ad ogni secondo bambino polacco dalla nascita all’età di 18 anni.



MA ANCHE LA DANIMARCA “SI DIFENDE”…

Il video a favore della più naturale delle procreazioni è ovviamente provocatorio e solleva di certo il tema che non potrà che essere centrale anche nei prossimi anni in Europa: la crisi della natalità è un tema serio e non è “solo” una “fissa” dei cattolici. Noi europei siamo quelli che crescono di meno nel mondo e il rischio forte di una crisi demografica su larga scala nei prossimi trent’anni sta facendo mettere al riparto alcuni governi, come abbiamo visto in Polonia. Sempre seguendo la “delicata” ironia anche la Danimarca sta tentando un piano simile: “fallo per mamma” è il titolo della campagna danese che “gioca” con l’apporto di vitalità e nuove nascite tra le nuove generazioni e le più vecchie, quelle appunto delle nostre madri. La campagna è servita, pare, visto che sono stati registrati 1200 nascite in più rispetto all’anno precedente: di certo qualcuno ricorda l’eco negativa causata dal “Fertility Day” in Italia dove qualche errore di comunicazione e maldestri spot social del Ministero della Sanità misero in ridicolo quello che era a tutti gli effetti un tentativo di “svegliare” la popolazione (spesso va detto vessata per la mancanza di vere politiche per la famiglia, altro grave tema mancante in Europa) sul pericolo di una sempre più decrescente natalità generale.



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