Un professore di musica di 60 anni è stato arrestato a Parma con l’accusa di aver violentato sessualmente ed in diverse occasioni una sua alunna minorenne. La vittima, come spiega Repubblica.it, avrebbe 14 anni e gli abusi si sarebbero ripetuti proprio all’interno della scuola media della città nella quale l’uomo insegnava. Qui, secondo le ricostruzioni eseguite dai Carabinieri che lo hanno arrestato, il 60enne impartiva lezioni individuali di musica alla ragazzina. Gli episodi di violenza sessuale per i quali è ora incriminato, sarebbero avvenuti in un lungo arco di tempo di circa due anni e precisamente da settembre 2015 a giugno 2017. Due anni di abusi e di silenzio, poiché la minore, sconvolta per i continui episodi di violenza obbligata a subire, non aveva mai rivelato nulla alla sua famiglia così come ai suoi amici o compagni di classe. Come spesso accade in casi simili, anche in questo la ragazzina si è trovata ad essere del tutto incapace di reagire di fronte a quegli atti vergognosi da parte di un uomo molto più grande e che sarebbe dovuto essere unicamente il suo educatore.
I TENTATIVI DI RIBELLARSI: “SONO UNA RAGAZZINA, NON PUÒ COMPORTARSI COSÌ”
Due anni di silenzi ed abusi, ma durante i quali sarebbero trapelati anche i vani tentativi della minore di ribellarsi al suo professore di musica. Dalle indagini sarebbe infatti emerso un messaggio emblematico che la 14enne avrebbe inviato al suo stupratore e che evidenziava in modo chiaro il disagio provocato dalle sue azioni: “Sono una ragazzina, una sua alunna non si può comportare così. Se va avanti dovrò dirlo ai miei genitori”. Nonostante le promesse fatte, però, il 60enne avrebbe continuato ad abusare di lei, toccandola nelle parti intime durante le lezioni di musica. Dopo aver cercato di evitare in tutti i modi l’insegnante, saltando volontariamente le lezioni pur di non dover andare incontro a nuovi abusi, solo lo scorso giugno la giovane ha deciso di confidare le violenze fino a quel momento subite alle amiche. A quel punto i genitori sarebbero venuti a conoscenza di quanto accadeva durante le lezioni di musica tra la loro bambina ed il professore e avrebbero sporto denuncia dando il via alle indagini al termine delle quali l’insegnante 60enne è stato messo ai domiciliari con l’accusa gravissima di violenza sessuale aggravata e continuata nei confronti della sua giovanissima alunna.