Il portale online di Giurdanella.it ha pubblicato alcuni riferimenti normativi importanti e necessari che andavano utilizzati nel redigere il parere di penale della prima traccia: mentre in questi minuti stanno arrivando al termine della lunga seconda prova d’esame tutti gli aspiranti avvocati, eccovi serviti i primi riferimenti che potrebbero essere consultati da chi vuole verificare subito lo stato dell’arte della propria prova, timori e paure permettendo. «Chiunque abbandona una persona minore degli anni quattordici, ovvero una persona incapace, per malattia di mente o di corpo, per vecchiaia, o per altra causa, di provvedere a se stessa, e della quale abbia la custodia o debba avere cura, è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni.Alla stessa pena soggiace chi abbandona all’estero un cittadino italiano minore degli anni diciotto, a lui affidato nel territorio dello Stato per ragioni di lavoro. La pena è della reclusione da uno a sei anni se dal fatto deriva una lesione personale, ed è da tre a otto anni se ne deriva la morte. Le pene sono aumentate se il fatto è commesso dal genitore, dal figlio, dal tutore o dal coniuge, ovvero dall’adottante o dall’adottato», è l’articolo 591 sull’abbandono di persone minori o incapaci, che avrebbe potuto essere un ottimo riferimento nel redigere l’atto. In quanto a sentenze invece, quella della Cassazione Penale, Sez. V, 26 febbraio 2016, n. 7974 recita così: «In mancanza di apposite previsioni nel decreto di nomina (che, nella prospettiva di particolare duttilità dell’istituto, definisce in concreto i poteri e dunque anche gli obblighi dell’amministratore, individuando, in relazione alla specificità della situazione e delle esigenze del soggetto amministrato, gli atti che l’amministratore ha il potere di compiere in nome e per conto di quest’ultimo e quelli che costui può compiere solo con l’assistenza dell’amministratore), l’amministratore di sostegno non assume una posizione di garanzia rispetto ai beni della vita e dell’incolumità individuale del soggetto incapace».
LA SECONDA TRACCIA
Ecco invece il testo della seconda traccia nella prova dell’Esame Avvocati che tratta lo spinoso caso di una truffa perpetrata ad un anziano 75enne: il candidato però nel redigere il parere di penale dovrà prendere le difese del truffatore e stilare una motivazione che tenga conto dei possibili reati configurabili nel caso avvenuto e la diretta relativa disciplina tra azione penale e possibilità di applicazione di misure cautelari eventuali. Ecco dunque il testo ufficiale, come riportato da LeggiOggi e da altri portali di giurisprudenza che seguono gli esami Avvocato anche quest’anno: «In data 9 febbraio 2016 Tizio, marito di Caia, al settimo mese di gravidanza, viene travolto e ucciso mentre attraversa la strada sulle strisce pedonali da un ‘auto condotta da sempronio. In data 15 aprile 16 nasce Caietta, figlia di Caia e del defunto Tizio. Caia si rivolge al proprio legale di fiducia dolendosi del fatto che Caietta, a causa del fatto illecito di Sempronio sia nata senza il padre, accusando così un danno permanente e significativo che la segnerà per tutta la vita. In tale occasione Caia riferisce di aver già sottoposto la questione alla società assicuratrice dell’autovettura di Sempronio, che sta curando la pratica di ristoro del danno in suo favore sentendosi tuttavia opporre l’insussistenza di un danno risarcibile in favore di Caietta in quanto questi al momento del decesso del padre non era ancora nato. Il candidato assunte le vesti del legale di Caia, premessi i cenni sullo stato giuridico del concepito, rediga motivato parere esaminando le questioni sottese al caso in esame».
LA PRIMA TRACCIA
Stanno uscendo in questo momento sui principali portali esperti di giurisprudenza le tracce della prova di Avvocato sul diritto penale: in particolare, ecco qui sotto il testo riportato da Termometro Politico e altri siti affidabili della prima traccia data e distribuita a tutti gli aspiranti avvocato in questa seconda giornata di prove d’esame. Un caso particolare sulla demenza senile di una persona anziana e sul trattamento pensionistico da impugnare: il candidato deve prendere le parti della persona nominata come amministratrice di sostegno, ecco dunque l’intero svolgimento della traccia su cui dover effettuare il parere di diritto penale. «In data 9 febbraio 2016 il Giudice Tutelare di Alfa nomina Caia amministratrice di sostegno di Tizio, affetto da demenza senile tipo Alzheimer, con il compito di gestire il trattamento pensionistico di Tizio e di impugnare, a nome di quest’ultimo un contratto da questi stipulato nel 2015 sotto la spinta di artifici e raggiri perpetuati da terzi. In data 7 maggio 2017, a seguito delle segnalazioni provenienti da alcuni vicini, i vigili del fuoco accedono d’urgenza nell’appartamento di Tizio rinvenendolo in pessime condizioni igieniche, senza cibo e bevande e con rifiuti all’interno dell’abitazione. Tizio viene dunque ricoverato in ospedale e, a seguito della corruzione pervenuta, il giudice tutelare revoca la nomina di Caia quale amministratrice di sostegno e trasmette gli atti alla locale Procura della Repubblica ipotizzando la ricorrenza del reato di cui all’art. 591 c.p. Caia, preoccupata, si rivolge ad un legale per un consulto. Il candidato assunte le vesti del legale di Caia, premessi i brevi cenni sul reato di abbandono di persone incapaci, rediga motivato parere esaminando la questione sottesa al caso in esame».
COME AFFRONTARE LE TRACCE DI PENALE
Le prove sono cominciate, la seconda giornata di Esame Avvocato 2017 è entrata nel vivo e per massimo 7 ore nelle varie sedi d’Italia la sfida per i vari aspiranti avvocati è quella di mettere finalmente in pratica quello visto e imparato (si spera) per 18 mesi nel praticantato presso i vari studi d’avvocato sparsi nel Paese. Il primo presupposto necessario per tutti gli aspiranti avvocati è una buona capacità di scrittura da mettere in atto durante il parere di penale (come per il civile di ieri), «fondamentale è poi la prima lettura delle tracce per scegliere quella che consenta di mettere in luce le proprie capacità», garantisce il portale Controcampus. Non solo, tra i principali criteri adottati per la valutazione dell’Esame Avvocato vi è certamente la chiarezza, la logicità e il forte rigore metodologico nell’esposizione del parere. Da ultimo, il candidato dovrà indicare tutte le motivazioni che lo hanno condotto alla tal soluzione della traccia penale: è una prova “motivata” con tutte le questioni giuridiche e le possibili sentenze poste nella traccia d’esame.
IL PARERE DI DIRITTO PENALE
Si apre oggi la seconda giornata di prove per l’esame Avvocato, bando 2017: dopo la lunga trafila (e anche qualche problema logistico a Cagliari e Napoli) per la prima prova di diritto civile tenutasi ieri, oggi è il turno del parere di diritto penale da redigere per tutti gli aspiranti avvocati iscritti alla sezione in corso verso l’abilitazione all’Avvocatura. Il tempo degli studi ormai è passato, il ripasso effettuato e in attesa della tappa storicamente più tosta – quella di domani – ecco qualche possibile tematica che potrà essere inserita tra le materie da utilizzare nella redazione del parere penale. Secondo il portale Altalex, tra i possibili reati contro la persona che potrebbero essere inseriti nelle due tracce a disposizione (si ricorda che ne va scelta una sola e il tempo a disposizione è di 7 ore complessive) il tema dei social network, di grande attualità, non è da scartare. «In tema di stalking, i social network sono sempre più spesso il luogo dove si manifestano gli atti persecutori, dal momento che Facebook è uno dei principali strumenti di comunicazione utilizzato dagli italiani. Non sorprende quindi che in un recente caso, l’imputato abbia reso impossibile la vita della ex compagna con atti ripetuti nel tempo consistiti in minacce, ingiurie e offese pesanti sul profilo Facebook (oltre che via telefono e email) tanto da costringerla a cambiare completamente stile di vita, addirittura trasferendosi a casa della madre (Cassazione penale, sez. V, sentenza 24/05/2017 n° 25940)», riporta Altalex. Sul fronte invece purtroppo sempre “caldo” delle violenze sessuali, una possibile utile sentenza da ripassare è quella della Cassazione penale, sez. III, sentenza 04/10/2017 n° 45589: «l’art. 609 bis comma 2 n. 1 prevede la sanzione da 5 a 10 anni per chi induce taluno a subire atti sessuali in uno stato di inferiorità fisica o psichica. Rientra in questa fattispecie l’ipotesi in cui la vittima sia drogata o alterata dall’uso di alcool. Il problema è capire se la norma possa essere applicata anche all’ipotesi in cui la vittima abbia assunto volontariamente dell’alcool, provocando sessualmente gli uomini».
LE TRE PROVE SCRITTE
Dopo la prima prova di ieri, per oggi mercoledì 13 dicembre e per domani giovedì 14 dicembre sono previste le ultime due, sempre scritte e che riguardano un parere di diritto penale (oggi) e la redazione di un proprio atto difensivo. Quest’ultima è certamente la sfida più complicata ogni anno per gli aspiranti avvocati che negli ultimi due anni praticantato hanno preparato a fondo la prova più complessa, ovvero quella di formulare una propria strategia difensiva corroborata da argomentazioni di diritto e di fatto. Quella di quest’anno dovrebbe essere l’ultima sessione di esame in cui i candidati possono utilizzare codici annotati; dal 2018, infatti, con l’entrata in vigore della riforma dell’esame di avvocato, i codici annotati saranno banditi. Nel corso della giornata saranno a mano a mano disponibili le tracce della prova d’esame di oggi, con i primi svolgimenti che saranno pubblicati nei vari portali esperti del settore. Per quanto riguarda i risultati, l’attesa è molto lunga: tra la primavera e l’estate 2018 di norma si viene a sapere dei risultati degli scritti per vedere chi è stato ammesso all’orale del prossimo autunno (tra settembre e ottobre) in modo da esplicare l’ultima intensa e complessa prova per divenire avvocati a tutti gli effetti. Clicca qui per vedere tracce, soluzioni e focus sulla prima prova (il parere di diritto civile)