Cosa è accaduto realmente a Licia Gioia, il sottufficiale dei carabinieri del comando provinciale di Siracusa morto con un colpo di pistola alla testa lo scorso 28 febbraio? Un decesso avvenuto mentre si trovava insieme al marito Francesco Ferrari, agente di polizia 45enne indagato per omicidio colposo. Il colpo di scena è giunto nei giorni scorsi, quando il perito del gip, nella sua relazione, ha sollevato il dubbio sulle dinamiche avanzando l’ipotesi del suicidio, nonostante il tentativo del consorte di dissuaderla. Proprio nei giorni scorsi si è svolta un’udienza molto importante poiché, come riporta Siracusanews, si è svolto l’incidente probatorio nel quale sono intervenuti i periti balistici nominati dal giudice. Proprio la loro relazione conterrebbe la ricostruzione che andrebbe ad avvalorare la tesi del suicidio, sostenuta con forza dal marito Francesco Ferrari, unico testimone la notte della sua morte. Stando alla perizia, la posizione del capo di Licia dopo l’esplosione del primo colpo di arma da fuoco – secondo l’autopsia quello fatale – sarebbe di fatto innaturale per un suicidio ma compatibile con la versione fornita dal marito. Sulla base del contenuto della relazione, il gip effettuerà le sue valutazioni per poi decidere se chiedere o meno il rinvio a giudizio nei confronti di Ferrari.



LA MADRE DI LICIA GIOIA: “DELUSA DALL’ATTEGGIAMENTO DEL MARITO”

Licia Gioia si è davvero suicidata? Una tesi che sarebbe stata del tutto smentita dai genitori, intervistati dalla trasmissione La vita in diretta: “Mai creduto all’ipotesi del suicidio”, ha asserito il padre. “Conoscevo mia figlia e non avrebbe mai fatto una cosa del genere”, ha aggiunto. Come spiegato dalla madre, Licia in quel periodo era molto delusa dall’atteggiamento del marito, ora indagato, poiché non riteneva che l’uomo si comportasse come un marito deve fare nei confronti della propria moglie. Un aspetto, quello legato alla sua vita matrimoniale, sul quale spesso si confidava con i genitori, ai quali non era solita nascondere aspetti della sua vita privata. Una donna dal carattere molto forte ed amante della vita, così la descrivono oggi i due genitori che continuano a cercare la verità su quanto accaduto lo scorso febbraio. La madre ha poi ribadito cosa accadde il pomeriggio precedente alla sua morte: contattata dal padre la giovane disse di aver ritirato dei soldi per poi fare la spesa, inoltre ci teneva molto alla sua persona, tutti elementi che non facevano presupporre alla sua intenzione di togliersi la vita. A dimostrazione di ciò anche il fatto che nella borsa avesse il programma dell’intera settimana. Il caso resta comunque ricco di dubbi, dalle dichiarazioni del figlio che avrebbe ammesso di non aver sentito nessun rumore la sera della morte della donna, passando per il ritardo nel quale è stato lanciato l’allarme ai soccorsi.

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