Antonio Logli, condannato a 20 anni in primo grado per l’omicidio della moglie Roberta Ragusa, ha vinto una causa, quella con il Comune di San Giuliano. Il dipendente della GeSTe dopo una transazione con l’ente ha ottenuto un incarico in uno degli uffici del municipio. In Rete si è scatenato il putiferio: del caso si occuperà oggi, mercoledì 13 dicembre 2017, Barbara d’Urso nel programma Pomeriggio 5. In molti, nonostante la decisione sia stata presa dal giudice del lavoro di Pisa, si sono scagliati contro il sindaco Sergio Di Maio, l’amministrazione e la politica. Per questo il primo cittadino, dopo essersi confrontato con il segretario comunale e gli avvocati, ha deciso di presentare due denunce per diffamazione ai carabinieri. Troppe offese, accuse gravi, contro Palazzo Niccolini, ma soprattutto contro Di Maio, indicato come uno dei «politici corrotti che infilano chi gli pare a lavorà». Un altro ancora: «Questo dimostra che sindaco abbiamo». 

CASO RAGUSA, ANTONIO LOGLI VERRÀ ASSUNTO DAL COMUNE DI SAN GIULIANO

Le ultime giornate non sono state semplici per Sergio Di Maio, sindaco di San Giuliano. La sconfitta nella causa contro Antonio Logli lo ha fatto finire al centro di una bufera. A lui sono stati indirizzati diversi insulti, nonostante non sia responsabile dell’assunzione di Logli al municipio. «Non può passare l’idea che si possa dire tutto ciò che ci passa per la testa, peraltro mistificando notizie che riportavano correttamente il fatto che si trattasse di una sentenza a cui il Comune non poteva sottrarsi. C’è chi mi dà del corrotto, è inaccettabile. Dobbiamo fermare i leoni da tastiera», dice il sindaco ai microfoni de Il Tirreno. Ora però deve decidere quale ufficio destinare all’uomo che è stato condannato in primo grado per la scomparsa di Roberta Ragusa. L’elettricista di Gello non finirà in una delle scrivanie della polizia municipale, perché è stato negoziato un altro incarico. Potrebbe finire ai Servizi alla persona o all’Ufficio del provveditorato. Il primo però comporterebbe un rapporto diretto di Antonio Logli con il pubblico, per questo potrebbe spuntarla la seconda ipotesi. Lì dovrebbe occuparsi di logistica e approvvigionamento risorse. In attesa della sentenza d’appello sul caso Ragusa, prevista il 14 marzo, Logli farà il dipendente pubblico.