È questione di minuti e potrebbe giungere l’attesa sentenza di secondo grado a carico di Padre Graziano, il frate congolese accusato di aver ucciso Guerrina Piscaglia il primo maggio di tre anni fa a Ca’ Raffaello. In primo grado il religioso era stato condannato a 27 anni di reclusione e nel corso dell’Appello sperava di poter finalmente far emergere la sua totale estraneità rispetto ai fatti che gli erano stati contestati. A pronunciarsi sarà il giudice Alessandro Nencini della Corte d’appello di Firenze, dopo aver sentito le varie parti. Come rivelato da ArezzoNotizie.it la sostituta pg Luciana Piras, al termine della sua requisitoria ha chiesto la conferma della condanna a 27 anni, così come era accaduto il 24 ottobre di un anno fa al termine del procedimento in Corte di Assise ad Arezzo. Di contro, la difesa ha invece chiesto la totale assoluzione del religioso o in alternativa la riapertura dell’istruttoria durante la quale sarebbero riascoltati alcuni testimoni ed un consulente. L’udienza di oggi è stata la prima del processo di secondo grado nonché quella conclusiva con la sentenza attesa in questi attimi.
PADRE GRAZIANO, IN ATTESA DELLA SENTENZA DI SECONDO GRADO
In attesa della sentenza d’Appello a carico di Padre Graziano, in collegamento con la trasmissione Pomeriggio 5 è intervenuto anche il marito della vittima, Mirko, molto emozionato. “Stiamo attendendo con grande angoscia”, ha ammesso, affiancato dal suo avvocato difensore. Un’angoscia ancora più grande in quanto proprio oggi il figlio compie gli anni, lontano dalla sua mamma. Mirko era in tribunale nell’apertura del secondo grado, così come Padre Graziano, anche se i due non si sarebbero scambiati neppure uno sguardo. “Ho evitato di guardarlo”, ha ammesso il marito della vittima. La sua vita è chiaramente cambiata dal giorno della scomparsa della moglie: “Cerco di farmi forza guardando mio figlio e facendomi coraggio”, ha aggiunto a Pomeriggio 5, per poi chiosare, “Speriamo che la verità venga fuori”. La sentenza è attesa anche dalla trasmissione La vita in diretta la quale ha intervistato Padre Graziano. Alla domanda se per caso lui stesse difendendo qualcuno, lui ha replicato: “No, non proteggo nessuno”. Guerrina si confessò con lui? “Io sono prete, se tu mi dici qualcosa non sono autorizzato a dirlo a nessuno”. L’avvocato Angeletti sostiene al tempo stesso che le indagini non sarebbero state sufficienti. Alla luce delle dichiarazioni di Padre Graziano, Mirko ha commentato: “Speriamo che ci diano ragione e che arrivi la condanna. Mi sento fiducioso”. In diretta tv è quindi giunta la sentenza: 25 anni di reclusione a carico di Padre Graziano, due in meno rispetto al primo grado.