Sin dai suoi primi giorni di pontificato, per chi lo ricorda, papa Francesco non ha mai smesso di citare il diavolo nei suoi discorsi, parlandone non in modo astratto come va di moda nella Chiesa di oggi da molti decenni, ma come una persona reale. Qualcuno si è anche domandato perché tanta insistenza, molti lo hanno preso in giro. Ma Bergoglio al diavolo ci crede veramente, e fa bene, perché il diavolo esiste, come dimostrano i Vangeli e le lotte che Gesù ha combattuto con lui, non una presenza astratta, ma una presenza fisica reale. Durante la puntata del programma che don Marco Pozza conduce su Tv2000 in cui intervista settimanalmente il pontefice andata in onda ieri sera si è parlato proprio del demonio: “E’ cattivo, non è come la nebbia di Milano. Non è qualcosa di diffuso, è una persona reale” ha detto.



Aggiungendo: “Sono convinto che non bisognerebbe mai mettersi a discutere con lui, se lo fai, sarai perduto. E’ più intelligente di tutti noi, ti rivolgerà da capo a piedi, ti farà girare la testa. Fa sempre finta di essere educato, fa così con i preti, con i vescovi, è il suo modo per entrarti nella testa. Finirà male se non te ne accorgi in tempo, e quello che dobbiamo dire è: vattene via”. Insomma, non un personaggio inesistente, ma un essere reale dotato di poteri oscuri. Il papa fa riferimento in modo puntuale a lui nei suoi discorsi e omelie e spesso loda gli esorcisti per il lavoro che fanno.

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