Quando i social servono a fare del bene: “Ti cerco, appelli di persone che cercano le loro origini e i propri cari”. è uno delle migliaia se non di più gruppi del social network, ma se la stragrande maggior parte di loro serve per le baggianate, questo ha uno scopo nobile. A Carmen e Antonino Mocanda ad esempio, due fratelli rispettivamente di 54 e 53 anni di origini siciliane, è servito per ritrovarsi dopo 50 anni di separazione. La loro storia fa parte del mondo crudele della malavita: il padre in carcere, la madre uccisa dopo poco che si erano trasferiti a Torino forse per sfuggire a qualche vendetta, rimasti soli a 4 e 3 anni vengono ospitati in due collegi differenti. Non una bella scelta quella di separare due fratellini, anzi una scelta disgraziata, ma ai tempi si agiva spesso così. A 12 anni Carmen viene finalmente data in affido a una coppia che viveva in Lunigiana.
Antonino, più sfortunato, rimane in collegio fino a 16 anni di età per poi finalmente tornare a casa a Siracusa. Ma intanto aveva perso ogni traccia della sorella. Per una incredibile coincidenza anni dopo Antonino si è trasferito per lavoro a Porto Santo Stefano a sole tre ore di distanza da dove vive la sorella da quando a 20 anni si è sposata, ma nessuno dei due poteva immaginarlo. Nel frattempo avevano cominciato a cercarsi reciprocamente su facebook, fino a quando un signore che frequenta quella pagina ha capito tutto e li ha messi in contatto. Si sono così ritrovati e abbracciati in lacrime. Ma non è finita. Fuori di galera da tempo, a Siracusa vive ancora il padre (con altre due figlie, loro sorelle) che adesso la sta aspettando per riabbracciarla anche lui dopo 50 anni di separazione. Un regalo di Natale inaspettato, una lunga attesa finalmente colmata, una famiglia ricostituita, anche se nessuno ha più una foto della madre.