Marco Cappato torna nuovamente a rispondere, questa sera, alle domande della trasmissione Le Iene sul Biotestamento dopo l’approvazione della legge che regola il fine vita. Eppure sull’argomento le posizioni continuano ad essere ancora discordanti. Se Cappato può dirsi soddisfatto di questo fondamentale passaggio legislativo, lo stesso non sembra pensarla il cardinal Angelo Bagnasco, nettamente schierato contro il Biotestamento. “Questa legge non mi rallegra, non è un segno di civiltà”, ha commentato l’arcivescovo di Genova, come riporta Blitz Quotidiano, a margine della cerimonia di inaugurazione del presepe nella sede della Regione Liguria. Bagnasco, se da una parte si è posto contro l’accanimento terapeutico, dall’altra ha detto di no anche a “questa forma di abbandono in nome di una libertà che ho paura nasconda agli occhi dello Stato un lasciare andare le situazioni”. A schierarsi contro il ddl anche il Cottolengo, l’istituto torinese che assiste migliaia di malati non solo anziani ma anche handicappati, orfani, extracomunitari e senzatetto ma che ha già annunciato (con grande gioia da parte dell’arcivescovo di Torino) che non applicherà il biotestamento. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
NUOVA INTERVISTA A MARCO CAPPATO
Marco Cappato, diviso tra il processo che lo vede imputato per il reato di aiuto al suicidio per la morte di Fabiano Antoniani, in arte Dj Fabo, e l’attività della sua Associazione Luca Coscioni può dirsi soddisfatto per l’approvazione del biotestamento da parte del Parlamento italiano. Una legge, come ha rimarcato nel corso di un’intervista a L’Huffington Post, che ritiene “positiva perché riconosce il diritto a rinunciare alle terapie, a sospenderle senza soffrire e di farlo anche attraverso un testamento biologico: un diritto che era già riconosciuto dalla giurisprudenza come nei casi Welby ed Englaro ma che era garantito solo a chi poteva permettersi ricorsi giudiziari e lunghe battaglie in tribunale. Oggi questo invece diventa un diritto per tutti i cittadini”. Una vittoria importante anche dal punto di vista personale per Cappato, che pochi mesi fa aveva accettato di accompagnare in Svizzera – per ricorrere al suicidio assistito – dj Fabo, rimasto gravemente disabile dopo un incidente avvenuto nel 2014.
OBIETTIVO EUTANASIA
Nel corso della puntata di oggi, domenica 17 dicembre, de Le Iene Show, si occuperà della vicenda che vede protagonista Marco Cappato (oltre che ovviamente lo scomparso dj Fabo) l’inviato Giulio Golia. Questi, dopo essere stato ascoltato mercoledì scorso come testimone nell’ambito del processo che vede imputato Cappato, ha nuovamente intervistato l’attivista dei Radicali. Probabile che si parli del biotestamento e di quello che Cappato non ha esitato a definire come “l’obiettivo della prossima legislatura”: l’eutanasia. Già intervistato da L’Huffington Post, Cappato aveva spiegato:”Il diritto ad arrivare a una morte senza soffrire deve essere riconosciuto anche a coloro a che non sono attaccati a una macchina, non dipendono da un trattamento vitale ma sono ugualmente sottoposti a una sofferenza insopportabile e a una malattia irreversibile“. Secondo i piani di Cappato, l’eutanasia dovrebbe poter essere attuata anche dai malati di cancro:”Loro potrebbero aver bisogno di scegliere l’eutanasia per poter porre fine alle sofferenze“. Non c’è dubbio che un argomento di tale importanza provocherà non poche divisioni.