Una lite, l’ennesima, culminata però in tragedia: è questa la sintesi tragica di quanto accaduto alla povera Simona Forelli, giovane madre 33enne uccisa ieri con tre coltellate al petto sferrate dal compagno, Sadigue Zahir, un pachistano di 35 anni. Come rivela FanPage.it, infatti, i sospetti iniziali degli inquirenti hanno trovato conferma proprio nelle parole dell’uomo, che dopo alcune ore dal delitto ha confessato le sue responsabilità. Un omicidio efferato, compiuto a quanto pare proprio davanti ai loro due figli di appena 17 mesi e 5 anni. Il corpo della donna era stato trovato in una pozza di sangue dalla vicina di casa, nel bagno dell’abitazione a Parabiago, in provincia di Milano, dove la coppia era in vacanza. Stando alle prime informazioni trapelate, infatti, pare che Simona, il compagno ed i loro bambini vivessero a Londra sebbene lei fosse originaria di Parabiago. La lite violenta sarebbe scaturita in merito al futuro del loro rapporto, fino a quando il 35enne non avrebbe perso la testa afferrando il coltello e colpendola al torace almeno tre volte. Poi sarebbe uscito di casa. Dopo l’avvio delle indagini, i militari sono riusciti prontamente a mettersi sulle tracce del pachistano ora in arresto con la grave accusa di omicidio volontario. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



L’ALLARME LANCIATO DALLA VICINA DI CASA

La madre l’ha trovata accasciata in bagno, con segni evidenti di tre accoltellate all’altezza del petto. Una donna di 33 anni, Simona Forelli, è stata uccisa a coltellate a Parabiago, in un appartamento di via Santini, in pieno centro città. La vittima viveva lì con il suo compagno, un cittadino pakistano di 35 anni, e i loro due figli di cinque e diciassette mesi, che pare fossero in casa al momento della tragedia. Il corpo della donna, dunque, è stato scoperto dalla madre, ma – come riportato dal Corriere della Sera – la vicina di casa avrebbe lanciato l’allarme dopo aver sentito qualcuno gridare e chiedere aiuto verso le 18. La signora, che baita nella stessa palazzina della figlia, si è presentata nell’appartamento, una casa di corte al primo piano del palazzo al civico 25, facendo la terribile scoperta. La figlia era ancora viva, ma agonizzante. Sono stati subito i soccorsi e immediato è stato l’intervento del 118, ma per la 33enne non c’è stato nulla da fare. È morta poco dopo.



UCCISA CON TRE COLTELLATE AL PETTO: CONVIVENTE SOTTO INTERROGATORIO

Tre fendenti sono stati fatali per Simona Forelli, trovata dalla madre in un lago di sangue. Sul posto sono arrivati anche i carabinieri di Legnano, che ora sono al lavoro per le indagini. I sospetti si sono subito concentrati sul compagno. Come riportato da Milano Today, pare che i militari abbiano rintracciato il compagno della vittima, che al momento del loro arrivo non era più in casa. L’uomo, Zahir Sadigue, si sarebbe presentato in caserma pochi minuti dopo l’omicidio. Ora è sotto interrogatorio.. Secondo le prime testimonianze, riferite dal Corriere della Sera, pare che il rapporto tra i due fosse in crisi da qualche tempo. «Stavano decidendo se continuare a stare insieme o no», ha rivelato una vicina di casa della coppia.

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