Una mamma vera si preoccupa dei figli, mica li lascia perdere fregandosene dei loro problemi. E se una mamma teme che la figlia stia diventando lesbica perché non ha ancora il fidanzato e appare poco interessata agli uomini e preferisce stare sempre con le amiche, la mamma interviene. Il problema, ma sarebbe stato tale comunque a prescindere dall’età, indicatore che la mamma aveva dei problemi mentali non da poco, è che la figlia aveva 13 anni. Ora, è vero che le ragazze sono precoci, ma a 13 vale ancora che si preferisca stare con le amiche piuttosto che correre dietro agli uomini. Problema questo, gli uomini, che invece la mamma di 57 anni sentiva molto urgente: si era portata a casa un ragazzo di 18 anni che manteneva come cosiddetto toy boy, ragazzo da divertimento, ragazzo giocattolo, ragazzo da sesso. A questo punto la brava mamma decide di “offrire” il suo giocattolino alla figlia per impratichirsi un po’ di uomini.
Alla bambina la cosa piace, troppo anche per una mamma degenerata come questa. Che finisce per farci sesso: pensavo si limitassero a dei baci, ha cercato di giustificarsi la 57enne. Per fortuna la cosa esce dalle mura di casa quando un paio d’anni dopo la ragazzina ne parla con una professoressa e la milf si ritrova invece in quelli del tribunale: condannata in primo grado a quattro anni e sei mesi di carcere, più la perdita della responsabilità genitoriale, esclusione dalla successione della figlia e interdizione perpetua da qualunque incarico in scuole, uffici, istituzioni frequentate prevalentemente da minori. Mica male. Il toy boy invece se l’è cavata con un anno e otto mesi sospesi con la condizionale. La mamma si è giustificata ancora dicendo che il marito era andato via di casa e che il ragazzone le dava stabilità, mica facevano sesso ogni momento. Quando scopre che la figlia va a a letto con il 18enne la picchia pure. Ma durante il processo è venuto fuori che una volta al toy boy aveva detto: “So che stai con mia figlia, ma non puoi stare anche con me?”. Pazzia totale.