Ha ucciso Noemi Durini, ha ammesso di averlo fatto, e adesso Lucio Marzo è costretto in una vita di rimorsi, che nemmeno il sopraggiungere del 18esimo compleanno può rendere più lieve. Ecco perché anche la giornata di oggi, che segna il passaggio alla maggiore età del fidanzato assassino della sedicenne di Specchia, non presenta alcun connotato di felicità. La vicenda ha occupato le prime pagine dei giornali fino a qualche settimana fa: prima la misteriosa scomparsa da casa dell’adolescente, risalente al 3 settembre, poi le indagini condotte dai carabinieri di Specchia con la collaborazione dei colleghi del Nucleo Investigativo, in grado di accertare ciò che realmente era accaduto. Noemi non si era allontanata in maniera spontanea come in un primo momento si era pensato: a prelevarla da casa con la sua macchina era stato proprio Lucio, il fidanzato con cui il rapporto era fatto di alti e bassi. Da lì l’arrivo in una zona di campagna alla periferia di Castrignano del Capo, il luogo in cui Lucio uccide Noemi: lo fa con una coltellata, poi prova a nascondere il corpo sotto alcune pietre. Il cadavere verrà ritrovato 10 giorni dopo, il 13 settembre dai carabinieri, che otterranno anche la confessione dell’assassino, da oggi 18enne. 



I TENTATIVI DI SUICIDIO

Dopo aver ucciso Noemi Durini, Lucio Marzo ha dovuto fare i conti con le conseguenze di quel gesto scellerato. Come riportato da Il Corriere Salentino, l’originario di Montesardo sembra essere preda dei sensi di colpa. Ultimamente, di notte, è stato assalito dagli incubi e in preda al panico si è autoinflitto diverse ferite. Come sottolinea l’Ansa, i suoi legali hanno fatto sapere che per via dei reiterati tentativi di suicidio di cui si è reso protagonista in questi mesi, Lucio adesso viene controllato a vista. Ecco perché, una volta ultimata la perizia in corso disposta dal gip del Tribunale per i Minorenni di Lecce, Ada Colluto, la Procura per i minorenni (in seguito alla segnalazione inviata dalla direzione penitenziaria del carcere minorile di Quartuccio – Cagliari – dove Lucio è detenuto) potrebbe anche prendere in considerazione l’ipotesi di un trasferimento in una struttura psichiatrica. 

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