La storia di San Liberato
San Liberato era un console romano, discendente da una famiglia nobile e potente. Vissuto intorno al 200 d.C., si dedicava agli interessi economici e diplomatici della sua famiglia. Il suo unico scopo era fare carriera e affermarsi nella società del tempo. Ad un certo punto della sua vita viene folgorato dalla fede, si converte a Cristo e abbraccia i comandamenti cristiani. Abbandona la sua famiglia, la politica e tutti i comfort della nobiltà, dona tutti i suoi avere ai poveri e inizia una vita dedicata all’aiuto dei fratelli più bisognosi. Inizia un lungo percorso di conversione e di preghiera. È l’epoca dei martiri cristiani a Roma, al potere governa l’imperatore Claudio il Gotico, anche San Liberato viene arrestato, chiuso nelle prigioni e condannato a morte. È considerato uno dei martiri romani. Le sue spoglie vengono conservate nel cimitero di Via Salaria Vecchia, insieme ad altri martiri del tempo. Nei pellegrinaggi del tempo, il mausoleo tombale di questi martiri era visitato da quanti volevano chiedere grazie e aiuto a Dio. Nel 410 ci fu l’invasione di Alarico che profanò diverse tombe, tra cui quella del martire San Liberato. Fu un certo Florio a ripristinare e restaurare la tomba e ad aggiungere una lapide in ricordo del suo gesto. Il nome Liberato è una traduzione errata della parola latina Liberalis. Non vi sono notizie approfondite sulla sua vita, se non quelle presenti nelle citazioni dei pellegrinaggi nella città Santa. Si intuisce che successivamente, intorno al VII secolo dopo Cristo, le spoglie furono riconosciute e spostate nelle segrete della Basilica di San Giovanni a Roma.
I santi del 20 dicembre
Il 20 dicembre si commemorano anche i santi Abramo e Coren, San Domenico di Silos, San Filogonio di Antiochia, Beato Alessandro da Verona, San Lorenzo Comany, San Zeffirino, Beato Giovanni de Molina, San Michele e Sant’Ursicino del Giura Fremita.