Sono 14 in tutto i feriti dell’attentato di Melbourne, di cui però “molti sono gravi”: a confermarlo è la polizia australiana dopo aver da un lato confermato che l’atto «è deliberato», ma dall’altro che «non ci sono ancora prove che colleghino l’investimento nel centro di Melbourne con un il terrorismo islamista». Resta dunque il mistero sul perché Noori avrebbe commesso l’assurdo gesto, a meno che non si confermi il suo uso di sostanze stupefacenti e i problemi psichici evidenziati dalla stessa polizia in queste prime ore di indagini. Secondo altri testimoni che hanno parlato alle forze dell’ordine nelle scorse ore, al momento del passaggio del suv per strada c’erano tra le 40 e le 60 persone. Sul suo account Twitter la polizia ha chiesto a tutti, auto e passanti, di evitare la zona dell’incidente. (agg. di Niccolò Magnani)
RIVELATO IL NOME DELL’AUTISTA ARRESTATO
Si chiamerebbe Saeed Noori l’autista del Suv bianco arrestato pochi attimi dopo la “falciata” sulla folla che ha rischiato di fare una carneficina: secondo i media australiani, il suo nome sarebbe emerso proprio riguardo il 32enne di origine afghana tossicodipendente con disturbi mentali. La conferma del nome ancora non c’è, ma i riferimenti sul passato noti alla polizia sono certi e raccontati dalle forze dell’ordine nel precedente punto stampa (vedi qui sotto). Ci sarebbe però anche un secondo arrestato, fermato alla stazione di Finder Street: identità anche qui non nota, ma è in dubbio anche la sua presenza al momento dell’attentato sul Suv bianco (un Grand Vitara). Per ora è solo il Guardian a scrivere che questo secondo arrestato si trovava all’interno della vettura stessa protagonista dell’atto con cui 14 persone sono state investite e ferite, uno, un bimbo, è ancora molto grave.
“NON È TERRORISMO”
Secondo quanto riportato dalla polizia di Melbourne, il cittadino australiano di origine afgana che questa mattina ha tranciato i pedoni nelle vie centrali della metropoli non avrebbe compiuto l’atto per mire terroristiche: «non ci sono prove che l’episodio in cui sono rimaste ferite 14 persone, abbia legami con il terrorismo», spiega il responsabile delle forze dell’ordine ai giornalisti numerosi accorsi sul luogo dell’attentato. L’autista del SUV era noto alla polizia e secondo quanto riporta la BBC in passato aveva avuto notevoli problemi psichici e di droga e potrebbe dunque non delinearsi l’ipotesi di un attacco islamista bensì di un gesto isolato di un folle. Anche in questo caso ogni informazione va presa con “le molle” visto che siamo a poche ore dai fatti e già più volte in passato abbiamo assistito ad una dicotomia di spiegazioni dietro il gesto terroristico (a prescindere dalle origini, ha comunque creato terrore, ferito persone e rischiato di uccidere innocenti). (agg. di Niccolò Magnani)
“ATTO DELIBERATO”
«Falciava i passanti, tutti, le persone volavano dappertutto»: continuano le testimonianza da Melbourne per quello che sembra a tutti gli effetti un attentato terroristico, anche se mancano ancora conferme sull’origine e la responsabilità dell’atto che sta tenendo sotto scacco da ore l’intera Australia. Stando a quanto raccontato dalla Polizia australiana, si tratta di un «atto deliberato ma le indagini sono ancora in corso. È troppo presto ancora per sapere le motivazioni», ha spiegato l’agente nel consueto punto stampa dopo atti del genere: resta ancora grave il bimbo falciato nell’incrocio vicino alla stazione ferroviaria, uno dei punti più trafficati dell’intera Melbourne. Con lui feriti, ma meno gravi, almeno altri 14 passanti che si sono visti arrivare contro a tutta velocità il maledetto SUV bianco nella ormai “consueta” pratica dell’auto su folla utilizzata dai terroristi dopo il tremendo attentato di Nizza di un anno e mezzo fa. È presto per dire se l’Isis è responsabile o meno, ma di certo la modalità usata è quella.. (agg. di Niccolò Magnani)
Arrestato un secondo uomo
L’ipotesi che l’auto lanciata sulla folla di Melbourne in Australia possa essere riconducibile ad un attentato terroristico prende sempre più forma. Le ultime notizie emerse parlerebbero di un bilancio di almeno 19 feriti tra cui un bambino in gravi condizioni. Come riporta NanoPress, sarebbero due le persone arrestate: oltre al conducente del SUV anche un uomo con barba lunga e capelli neri. Quanto accaduto a Melbourne sembra purtroppo essere un film già visto poiché gli ultimi attentati terroristici starebbero seguendo tutti il medesimo ‘copione’. L’attentato ha avuto luogo alle 16.30 locali sulla Flinders Street, all’angolo con Elizabeth Street, in pieno centro, strada affollata soprattutto in vista delle festività natalizie. Dalle prime testimonianze riportate dai media locali, sarebbe emersa la dinamica dell’incidente: “L’auto è passata con il rosso a tutta velocità e poi è stato solo bang, bang, bang. Uno dopo l’altro. C’erano persone stese a terra ed altre che cercavano di aiutarle. Un caos”, avrebbe raccontato un testimone, spiegando come l’incidente si sarebbe consumato in appena 15 secondi. L’ipotesi attentato è quella attualmente seguita dalla polizia dopo il precedente attacco Isis avvenuto nel giugno 2017 quando un uomo prese in ostaggio una donna e ferendo tre poliziotti proprio a Melbourne. (Aggiornamento di Valentina Gambino)
Auto sulla folla a Melbourne
Un presunto attentato ha riguardato questa mattina l’Australia dove alcuni passanti sono stati travolti da un’automobile nel centro di Melbourne in una zona dedicata ai pedoni. Secondo le primissime notizie giunte dall’ecodibergamo.it che riporta la BBC, sarebbero almeno 16 le persone coinvolte nell’incidente che sembra avere tutti i contorni di un attentato. Dai media australiani emerge che il veicolo sarebbe un SUV. Dopo l’incidente sul posto, a Flinders Street, un trafficato incrocio nel centro cittadino, sarebbe giunta una forte presenza di forze dell’ordine affiancata da numerose ambulanze a testimonianza della gravità dell’episodio. Nel frattempo la polizia, tramite il proprio account Twitter ha informato cittadini e passanti di evitare la zona dove si è verificato l’incidente che potrebbe essere frutto di un nuovo attacco da parte dell’Isis, sebbene al momento non emergano dettagli che possano portare a tale ipotesi.
Incidente o attentato? Panico in Australia
La polizia locale subito dopo l’incidente ha arrestato un uomo, probabilmente alla guida del veicolo che ha travolto la folla nel centro di Melbourne. Intanto le indagini proseguono al fine di fare chiarezza sulle dinamiche dell’accaduto, a partire dal numero delle persone coinvolte poiché ci sarebbero ancora dubbi sul numero esatto dei feriti. Secondo Libero Quotidiano, tre persone sarebbero state portate al Royal Melbourne Hospital, mentre un bambino con un trauma cranico è stato portato all’ospedale Royal Childrens in gravi condizioni. Altre 12 persone sarebbero attualmente prese in cura dai paramedici sul luogo del presunto attentato. “Appena giunta all’incrocio – ha raccontato un testimone oculare al canale 3AW – l’auto ha cominciato a dirigersi contro le persone”. I media locali intanto avrebbero già mostrato le prime immagini dell’incidente in cui molti passanti appaiono distesi a terra vicino al veicolo bianco che li avrebbe travolti.