La notizia ora è ufficiale: dopo il via libera della consulta medica e teologica, il Vaticano ha accolto e riconosciuto il miracolo di Paolo VI relativo alla nascita nel 2014 di una piccola bimba, Amanda, nata nonostante una gravissima e difficile gravidanza fin dai primi mesi fortemente a rischio. La notizia filtrata dalla Diocesi di Brescia racconta del via libera della consulta medica e teologica attorno alla figura di Giovanni Battista Montini creato Beato il 19 ottobre 2014 da papa Francesco: ora manca solo la decisione di Bergoglio della data ufficiale della canonizzazione, ma sarà quasi certamente nel 2018. La madre della bambina, su consiglio di un’amica, aveva pregato al Santuario delle Grazie di Brescia, luogo speciale per i devoti di Giovanni Battista Montini, diventato Paolo VI: il 25 dicembre del 2014 è poi nata Amanda contro ogni parere medico e scientifico che sconsigliava la nascita per la quasi certa scomparsa del feto. Così però non è avvenuto, con il miracolo della guarigione, scientificamente inspiegabile, di una bambina che doveva nascere con forti problemi fisici.
“ERA UN UOMO DI GIOIA”
Negli anni Paolo VI è stato spesso ricordato da una certa stampa “anti-clericale” come il Pontefice “mesto, triste”, l’amico di Aldo Moro “abbattuto” per il tragico sequestro e per altri il responsabile della “infame” (come molti la definirono) Humana Vitae, l’enciclica che nel 1968 dettò la linea dell’etica sessuale e dell’approccio ai temi complicati di aborto e fecondazione. Paolo VI invece in quella enciclica riconobbe l’incredibile missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo, tutto l’opposto di quanto raccontano i tanti detrattori del Santo ex Arcivescovo di Milano. E proprio nel periodo in cui Giovanni Battista Montini era nella Diocesi di Milano, fondamentale per la cura e la crescita della Casa del Signore di tutti i milanesi – il Duomo – fu l’incontro e il rapporto con i responsabili della Fabbrica del Duomo di Milano. Abbiamo raggiunto telefonicamente in esclusiva per il Sussidiario.net l’architetto Ernesto Brivio, per oltre cinquant’anni responsabile dei lavori di restauro e architetto della Fabbrica del Duomo di Milano: e amico personale del beato e futuro santo Beato Giovanni Battista Montini. «Sono molto felice di apprendere questa notizia: l’ho frequentato e molto quando era Arcivescovo di Milano. Ero spesso nella sua casa e non posso che dire che presto o tardi doveva avvenire: per la sua statura teologica, morale, religiosa e umana, doveva per forza divenire Santo». Per l’arch. Brivio il rapporto con Montini è continuato anche dopo l’elezione a Pontefice, con numerose visite in Vaticano e con un rapporto epistolare rimasto frequente e fedele. «Direi quasi per paradosso che mi inorgoglisce questa notizia: non solo, mi riempie il cuore di gioia: era un uomo fantastico e un Papa che ha fatto il bene della Chiesa anche per tanti anni a venire dopo di lui».