Santa Francesca Saverio Cabrini, la storia

Santa Francesca Saverio Cabrini è nata a Sant’Angelo Lodigiano (LO) il 15 luglio 1850 ed è morta a Chicago il 22 dicembre 1917. Ultima di 11 figli si è diplomata maestra ed è diventata suora nel 1874 nel collegio del Sacro Cuore di Arluno (MI); nel 1880 ha fondato a Codogno (LO) le missionarie del Sacro Cuore di Gesù e ha aggiunto al suo nome Saverio, in onore di San Francesco Saverio missionario in Oriente. Nel 1889 è andata negli Stati Uniti per assistere gli immigrati italiani, imparando le lingue locali e svolgendo la sua opera in tutta l’America, dove ha costruito scuole, asili, orfanotrofi e case di riposo. Nel 1909 ha preso la cittadinanza statunitense e ha fondato ospedali a Chicago e New York. Nel Minnesota ha aperto un collegio femminile e ha creato la Compagnia Femminile, un ramo della congregazione delle missionarie del Sacro Cuore di Gesù, il primo a essere completamente femminile e indipendente da altri rami maschili. È stata beatificata nel 1938 da papa Pio XI dopo 21 anni dalla morte e canonizzata i 7 luglio 1946 da Pio XII, divenendo la prima santa della Chiesa Cattolica americana. Durante l’Anno Santo del 1950 papa Eugenio Pacelli la volle proclamare patrona degli emigranti. 



Gli italiani in America

Tra il 1900 e 1913 furono oltre 4.700.000 italiani ad emigrare in massa negli Stati Uniti. Santa Francesca Saverio Cabrini prestò assistenza ai denutriti, dette asilo ai senza fissa dimora ed è tuttora un punto di riferimento del moderno servizio sociale. Le missionarie offrivano aiuto a chiunque, anche agli infermi o ai reclusi, andando personalmente a trovarli. Il supporto oltre che spirituale era anche logistico, perché facevano corsi di lingua, svolgevano pratiche burocratiche e si occupavano della corrispondenza con le famiglie di origine. La Santa ha svolto la sua opera in tutto il mondo, attraversando molte volte l’Oceano Atlantico e le Ande ed è rimasta a lungo tra Panama e Buenos Aires. Oltre all’opera missionaria ha valorizzato l’emancipazione femminile e la religiosità delle donne, vivendo devotamente al Sacro Cuore di Gesù e facendo suo il concetto di riparare alle offese fatte a lui mediante le opere di carità. 



La memoria della santa

L’opera di Santa Francesca Saverio Cabrini si è svolta in sette paesi del mondo con la fondazione di circa 80 istituti tra scuole, convitti e ospedali. Nel novembre del 2010 le è stata intitolata la stazione di Milano e le città di Torino, Lodi, Genova, Milano e Rozzano hanno una via con il suo nome. Anche a Codogno c’è via Santa Francesca Saverio Cabrini, dove al numero tre è stato fondato il Museo Cabriniano, un punto di riferimento spirituale internazionale per tutti i pellegrini che riconoscono nella Santa una grande missionaria italiana che ha speso la sua vita a favore degli emigranti. Il museo è in relazione con tutti i luoghi da lei visitati, come la casa natale di Sant’Angelo Lodigiano e altri posti dove ha trascorso l’infanzia e l’adolescenza come i paesi di Vidardo e Livraga. Nel museo c’è un centro di spiritualità e vengono organizzate attività, eventi culturali e spirituali, ritiri, incontri internazionali e pellegrinaggi. 

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