Si aggrava il bilancio dell’esplosione avvenuta in un supermercato di San Pietroburgo attorno alle ore 19:30 locali di oggi, mercoledì 27 dicembre. Stando a quanto riferisce Russia Today sarebbero almeno 10 i feriti dopo la deflagrazione, di cui 4 particolarmente gravi. Da quel che si apprende un ordigno rudimentale sarebbe stato collocato nell’area destinata agli armadietti utilizzati per depositare borse e valigie e, come riportato dalla polizia locale, al suo interno era stato collocato un potenziale esplosivo pari a 200 grammi di tritolo. Pensata per uccidere, la bomba conteneva al suo interno anche chiodi e bulloni. Per quanto l’ipotesi di un attentato di matrice islamica sia quella più accreditata, la portavoce del Comitato Investigativo, Svetlana Petrenko, ha dichiarato che per ora gli inquirenti stanno seguendo “tutte le piste possibili”. (agg. di Dario D’Angelo)
ATTENTATO A SAN PIETROBURGO
Russia in apprensione per un presunto attentato a San Pietroburgo. Stando a quanto riferito dall’emittente RT, almeno una decina di persone sono state ospedalizzate dopo essere rimaste coinvolte in una misteriosa esplosione avvenuta in uno sgabuzzino adibito a deposito bagagli di un supermercato nel centro dell’ex Leningrado. Come spesso accade in questi casi, allo sgomento segue una prima fase in cui i rumours si rincorrono e le smentite fioccano. Se in un primo momento era stata ipotizzata la fuga di gas, con il passare dei minuti è andata avanzando la possibilità per cui in realtà sia stato piazzato un ordigno all’interno di un armadietto del supermarket. L’esplosione, secondo quanto riportato da sputniknews.it, è avvenuta alle ore 19:30 locali: la polizia ha aperto un’indagine per tentato omicidio.
“UNA FORTE ESPLOSIONE”
Mentre le indagini si stanno sviluppando in maniera compulsiva, per capire cosa sia successo precisamente in quello che viene catalogato come un presunto attentato a San Pietroburgo ci si deve affidare soprattutto alle testimonianze dei presenti. Oltre 70 persone sono state evacuate dalla struttura, ma nel frattempo si cerca di comprendere la dinamica dell’accaduto. Un funzionario del dipartimento locale del ministero delle Emergenze, sentito dall’agenzia di stampa Tass, ha parlato di “un botto. I servizi di emergenza sono già sul posto: l’evacuazione è stata completata e non c’è stato nessun incendio”. Se le indagini confermeranno che si è trattato di attentato, non si può fare a meno di pensare che soltanto pochi giorni fa il Cremlino, attraverso Vladimir Putin, aveva ringraziato il presidente Trump e la CIA per aver sventato un attentato in preparazione a San Pietroburgo favorendo l’arresto di un gruppo terroristico.