Che per i giudici di MasterChef non sia stato un anno semplice lo dimostrano diversi episodi, ultimo in ordine di tempo la visita dei Nas ad Antonino Cannavacciuolo, ma sul finire del 2017 ottiene almeno un po’ di giustizia Bruno Barbieri, lo chef che nel febbraio scorso si era visto depredare il conto da bancario da una nigeriana. Come riportato da Il Corriere della Sera, infatti, il giudice ha condannato la 33enne Valentina Iziengbe Omoregbe a scontare un anno e 10 mesi di reclusione con l’accusa di riciclaggio e al pagamento di una multa di 2 mila euro. Era stata lei, assieme ad un altro complice – ancora ignoto – ad inviare una mail alla Banca Popolare dell’Emilia Romagna affinché disponesse un bonifico, di 30mila euro prima e di 40mila poi, dal conto dello chef al suo. Da parte dell’istituto bancario non era stato sollevato nessun dubbio, questo perché, come ha avuto modo di spiegare la direttrice, Barbieri era solito inviare richieste di bonifico tramite mail. Il campanello d’allarme è suonato dunque non al primo, ma alla seconda istanza di bonifico, successiva rispetto alla prima soltanto pochi minuti.
LA TRUFFA
Soltanto a quel punto la direttrice della banca in cui Bruno Barbieri aveva il suo conto, ha deciso di sollevare la cornetta per avere conferma che dietro quella doppia richiesta di bonifico a questa 33enne nigeriana residente a Torino vi fosse davvero il giudice di MasterChef. Questi, però, non poteva che cadere dalle nuvole. Allarmato diceva di non saperne niente e di allertare immediatamente la polizia. Peccato che, nel giro di 3 ore, la nigeriana si fosse già preoccupata di prelevare da 14 sportelli diversi un totale di 29 mila e 946 euro. Ad aiutare la donna, che nel processo ha patteggiato, era stato anche un altro uomo, la cui identità resta sconosciuta. Quel che è certo è che chi ha violato la casella postale di Barbieri, a livello informatico, sapeva dove mettere le mani. Una volta preso possesso dalle sua mail, dal suo indirizzo avevano fatto partire questo messaggio diretto alla banca:”Sono fuori città per un’emergenza familiare. Potete predisporre il pagamento di 30 mila euro nei confronti di…“, dove la destinataria era appunto la nigeriana Valentina Iziengbe Omoregbe. A lei si è giunti attraverso i filmati degli impianti di videosorveglianza degli istituti di credito. Il pubblico ministero Andrea Padalino, nella richiesta di custodia cautelare a carico della donna, ha sottolineato la sua manifesta capacità predatoria” e un “agire criminoso spregiudicato e pervicace”.